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Contratto M5S-Lega, asili nido gratis solo per italiani: stranieri esclusi da aiuti per famiglie

Nella bozza definitiva del contratto di governo M5S-Lega, al capitolo “politiche per la famiglia” scompare del tutto l’accenno alle famiglie straniere: “È necessario rifinanziare gli Enti Locali dando priorità al welfare familiare (come ad esempio sostegno per servizi di asilo nido in forma gratuita a favore delle famiglie italiane”, si legge.
A cura di Charlotte Matteini
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Il contratto di governo redatto dal Movimento 5 Stelle e dalla Lega è ormai ultimato e al momento manca solamente la presentazione ufficiale al capo dello Stato, presentazione che molto probabilmente si terrà lunedì 21 maggio. Moltissime sono le novità contenute nel documento e moltissimi sono i cambiamenti apportati dai membri del tavolo di concertazione e dai leader delle due forze politiche. Nell'ultima versione del contratto di governo, lo stop netto alla Tav è scomparso, rimane la chiusura delle moschee irregolari ma sparisce l'obbligo di predica in italiano, rimane la Flat Tax con due aliquote e rimangono il reddito di cittadinanza (per soli due anni) e viene introdotta anche la pensione di cittadinanza da 780 euro al mese.

Con riguardo al capitolo relativo a tutti gli aiuti per l'incremento della natalità, come gli asili nido gratis, una correzione effettuata nel corso delle ultime ore della trattativa ha escluso da ogni tipo di aiuto le famiglie straniere. Inizialmente, nelle prime bozze di contratto diffuse da Huffington Post e Repubblica, tutte le misure destinate alle famiglie per l'incremento della natalità comprendevano anche le famiglie straniere residenti in Italia da almeno 5 anni (punto che però veniva segnalato come "provvisorio" e da ridiscutere). Nell'ultima bozza di contratto, revisionata dai leader Salvini e Di Maio e diffusa ieri sera dall'agenzia di stampa Adnkronos, l'accenno alle famiglie straniere è scomparso e la linea salviniana sembra aver avuto la meglio, linea che molto probabilmente verrà considerata incostituzionale.

Nella prima bozza, al capitolo "politiche per la famiglia" si leggeva:

È necessario rifinanziare gli Enti Locali dando priorità al welfare familiare (come ad esempio sostegno per servizi di asilo nido in forma gratuita a favore delle famiglie italiane e straniere residenti in italia da almeno 5 anni, le politiche per le donne, per gli anziani e la terza età, sostegno alle periferie), in un’ottica di sinergia tra tutte le componenti dello Stato per raggiungere gli obiettivi di sviluppo economico di qualità per far uscire il Paese dalla crisi economica.

Nella bozza definitiva, l'accenno alle famiglie straniere scompare del tutto:

È necessario rifinanziare gli Enti Locali dando priorità al welfare familiare (come ad esempio sostegno per servizi di asilo nido in forma gratuita a favore delle famiglie italiane, le politiche per le donne, per gli anziani e la terza età, sostegno alle periferie), in un’ottica di sinergia tra tutte le componenti dello Stato per raggiungere gli obiettivi di sviluppo economico di qualità per far uscire il Paese dalla crisi economica.

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