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Conte, Macron e Merkel davanti a una birra: discutono delle nomine Ue fino alle 4 di notte

Dopo il Consiglio europeo Giuseppe Conte, Emmanuel Macron e Angela Merkel si sono ritrovati intorno a un tavolo dell’Hotel Amigo a Bruxelles e hanno discusso delle nomine europee fino alle 4 di notte. L’obiettivo è arrivare al vertice straordinario del 30 giugno con le idee chiare sui nomi da proporre per guidare le maggiori istituzioni europee.
A cura di Tommaso Coluzzi
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È proseguita fino a tarda notte la discussione tra i vertici dei governi europei per le nuove nomine Ue. Ieri sera il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron, si sono ritrovati a bere birra intorno al tavolo dell'Hotel Amigo, nel centro di Bruxelles, insieme al loro staff e al premier del Lussemburgo Xavier Bettel. La fumata del primo Consiglio europeo, che si era concluso poco prima, è stata nerissima, con veti incrociati e una situazione di stallo che perdurerà almeno fino al prossimo incontro, fissato per il 30 giugno. In ballo ci sono tutte le nomine più importanti delle istituzioni europee: il presidente del Consiglio e quello della Commissione, ma anche il sostituto di Mario Draghi alla guida della Banca Centrale Europea e il successore di Antonio Tajani alla presidenza del Parlamento Europeo.

Il presidente del Consiglio italiano è arrivato in hotel poco dopo le 2 e si è seduto in un angolo con il suo staff, confessando brevemente ai cronisti che "c’è stata una certa impulsività nell’affrontare, da parte di alcuni – senza fare nomi – questo tema delle nomine. E queste reazioni un po’ impulsive hanno condotto a far saltare il criterio degli ‘Spitzenkandidat’". Infatti, ha continuato Giuseppe Conte, "è chiaro che nel momento stesso in cui, anziché giocare con un certo fair play, dici brutalmente ‘no questo no' allora gli altri dicono ‘no, neppure il tuo va bene'".

Poco dopo il capo del nostro governo è stato raggiunto da Emmanuel Macron e poi dalla cancelliera tedesca. I tre, insieme al premier del Lussemburgo, sono andati avanti a discutere nomi fino alle 4 di mattina, nella speranza di arrivare al vertice straordinario del 30 giugno avendo scelto già i profili giusti per guidare l'Europa che verrà.

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