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Consiglio dei ministri: ok al Tap, fondi per l’emergenza Xylella

Dal Cdm via libera al contestato gasdotto nonostante il parere contrario della Regione Puglia.
A cura di Redazione
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È terminato pochi minuti fa il Consiglio dei ministri, che ha chiuso una giornata densissima per la politica, con il via libera alla fiducia sull’articolo 1 della nuova legge elettorale da parte della Camera dei deputati. Un Cdm che aveva le politiche di sviluppo e gli interventi sull’agricoltura come punti fondamentali, con i ministri Martina e Guidi (accompagnati dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio De Vincenti) a riferire in conferenza stampa.

Si comincia con il via libera al Tap, il gasdotto contestatissimo sul cui progetto c’era il parere negativo della Regione Puglia (ad annunciarlo è stato proprio Vendola ). Per il ministro Guidi il progetto “sarà portato avanti nella totale osservanza di tutte le prescrizioni previste dalle amministrazioni intervenute nel procedimento” e prevederà una considerevole ricaduta in termini economici e occupazionali. Ok anche agli interventi di sostegno agli agricoltori colpiti da Xylella: il Governo ha stanziato 11 milioni di euro. Renzi ha poi informato il Consiglio dei ministri della nomina di Antonio Samaritani a nuovo direttore dell'Agenzia per l'Italia digitale.

Ecco il dettaglio dei provvedimenti nella scheda di Palazzo Chigi:

“CARTA DI MILANO”
In apertura, il Consiglio dei Ministri ha espresso apprezzamento per l’iniziativa “Carta di Milano” presentata dal Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina.
REPORT DI MONITORAGGIO
Il Ministro per le Riforme costituzionali e i Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, ha aggiornato il Governo sullo stato di attuazione del Programma.
Per quanto riguarda i decreti attuativi, nell’ultima settimana si registrano 9 provvedimenti in meno da adottare e lo stock Monti – Letta si è ridotto a 308.
Inoltre, dal 24 marzo scorso, data dell’ultimo Report di monitoraggio pubblicato, il Consiglio dei Ministri ha deliberato 20 provvedimenti legislativi (9 disegni di legge e 11 decreti legislativi).

RILANCIO DELL’ATTIVITÀ AGRICOLA

Rilancio dei settori agricoli in crisi, di sostegno delle imprese agricole colpite da eventi di carattere eccezionale e di razionalizzazione delle strutture ministeriali (decreto legge)
Il Consiglio dei Ministri ha approvato, su proposta del Presidente Matteo Renzi e del Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina, un decreto legge contenente disposizioni urgenti in materia di rilancio dei settori agricoli in crisi, di sostegno delle imprese agricole colpite da eventi di carattere eccezionale e di razionalizzazione delle strutture ministeriali.
Il decreto interviene in particolare a favore delle filiere del latte e dell’olio, e contiene misure per l’accesso al fondo di solidarietà nazionale per le imprese agricole che hanno subito danni a causa delle piogge alluvionali 2014 e delle infezioni di organismi nocivi ai vegetali, come la Xylella fastidiosa.
Di seguito si elencano le principali novità.

LATTE: INTERVENTI URGENTI PER GESTIONE DELLA FINE DELLE QUOTE
Attuazione della rateizzazione in 3 anni senza interessi per le multe dell’ultima campagna
La norma prevede l’attuazione della disposizione comunitaria per il pagamento delle multe per l’ultima campagna lattiera in 3 anni e senza interessi. Gli allevatori interessati potranno presentare domanda all’AGEA entro il 31 agosto 2015.
Compensazione quote ultima campagna
Per non gravare ulteriormente sugli allevatori, con la norma si amplia la possibilità di compensazione tra produttori, nell'ambito della quota nazionale, per l’ultima campagna consentendo a chi ha superato le quote fino al 12% di compensare fino al 6%, cosa che prima non era prevista e che vedeva scattare la sanzione sull’intera percentuale di splafonamento.
Contratti di vendita scritti e con durata minima di un anno
Con il decreto viene ribadita la necessità del contratto scritto come previsto dall’art. 62 del decreto-legge n. 1 del 2012, e si introducono delle novità rilevanti:
la durata minima dei contratti è fissata a 12 mesi;
il contratto deve espressamente contenere il prezzo da pagare alla consegna che può essere fisso o legato a fattori determinati, come indicatori di mercato, volume consegnato e qualità o composizione del latte crudo;

Creazione dell’Interprofessione del latte per organizzare la filiera
Per rafforzare la filiera si definisce:
la creazione di un unico organo interprofessionale, che potrà prendere decisioni valide “erga omnes”, a determinate condizioni, come accade in altri Paesi europei come la Francia;
che per favorire l’aggregazione l’organizzazione interprofessionale deve arrivare al 20 per cento di rappresentatività degli operatori;
che l’Interprofessione ha un campo d’azione che comprende le regole di produzione, la commercializzazione, la promozione, i contratti tipo, la tutela ambientale e la ricerca.

Rafforzamento del contrasto alle pratiche sleali di mercato con Antitrust
Viene rafforzato il livello di tutela degli allevatori e dei produttori di latte, attraverso una riforma dell’art. 62 che prevede:
monitoraggio dei costi medi di produzione del latte crudo da parte di Ismea, secondo le metodologie stabilite dal Ministero delle politiche agricole. I dati verranno elaborati mensilmente e costituiranno un benchmark ai fini delle segnalazioni all’Antitrust;
inasprimento delle sanzioni per violazioni delle prescrizioni dell’art. 62 con multe che vengono innalzate da 3 mila fino a 50 mila euro;
l’Ispettorato repressione frodi del ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali (ICQRF) potrà segnalare all’Antitrust le possibili violazioni.

XYLELLA: PRIMI STANZIAMENTI A SOSTEGNO DEI PRODUTTORI COLPITI
Per andare incontro alle necessità degli agricoltori e dei vivaisti pugliesi danneggiati dalla diffusione del batterio Xylella viene stabilita la deroga per l’attivazione del Fondo di solidarietà nazionale, che segue la dichiarazione di calamità. Allo stesso tempo vengono destinati i primi 11 milioni di euro per gli interventi compensativi a favore dei produttori che hanno subito danni.
È la prima volta che questa norma si applica a emergenze fitosanitarie provocate da infezioni degli organismi nocivi, prevista solo per eventi atmosferici. La procedura prevede che la Regione interessata possa fare richiesta della dichiarazione dello stato di calamità entro 60 giorni a partire dall’adozione, da parte delle competenti autorità nazionali ed europee, delle misure di contenimento o di eradicazione.

OLIO: VIA AL PIANO NAZIONALE PER AUMENTO DELLA PRODUZIONE DEL 25%

Stanziati 20 milioni di euro per il triennio 2015-2017
Per contrastare la crisi del settore olivicolo e oleario il Governo dà il via libera al Piano olivicolo nazionale con una dotazione di 20 milioni di euro nel triennio 2015-2017. Questo intervento fa parte di una più ampia azione operativa che prevede un coordinamento con le Regioni per far leva sui fondi europei dei Psr e rafforzare ulteriormente l’operazione a favore dei produttori.
Obiettivo 650 mila tonnellate di olio d’oliva prodotto in Italia
In particolare gli interventi puntano al recupero del potenziale produttivo e competitivo con aumento del 25% delle quantità prodotte a livello nazionale nei prossimi 5 anni, arrivando a quota 650 mila tonnellate. Gli interventi si concentreranno sulla struttura della singola azienda per elevare la capacità quantitativa di produzione, come indicato prioritariamente dal piano per l’olio presentato dal Mipaaf alla filiera nei mesi scorsi.

PIOGGE ALLUVIONALI 2014 E 2015: PROROGA DEI TERMINI PER AIUTI
Nei territori colpiti dalle avversità atmosferiche di eccezionale intensità negli anni 2014 e 2015, le imprese agricole danneggiate dalle piogge alluvionali che non hanno sottoscritto polizze assicurative agevolate a copertura dei rischi possono accedere agli interventi per favorire la ripresa dell’attività economica e produttiva. Tutte le Regioni interessate, come ad esempio Toscana, Puglia e Liguria, in deroga ai termini stabiliti dal decreto legislativo 102/2004, possono deliberare la proposta di declaratoria di eccezionalità degli eventi atmosferici, entro sessanta giorni dall’entrata in vigore del decreto.

SOPPRESSIONE AGENSUD
Per razionalizzare e garantire la realizzazione delle strutture irrigue, in particolare nelle regioni del sud Italia colpite da eventi alluvionali, la gestione commissariale ex AgenSud è soppressa e le relative funzioni sono trasferite ai competenti dipartimenti e direzioni del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.

AGENZIE DI RATING DEL CREDITO
Attuazione di direttiva europea relativa alle agenzie di rating del credito (decreto legislativo – esame definitivo)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Matteo Renzi e del Ministro dell’Economia e delle Finanze Pietro Carlo Padoan, ha approvato in esame definitivo un decreto legislativo che recepisce la direttiva 2013/14/UE che ha come obiettivo la riduzione dell’affidamento esclusivo o meccanico ai rating del credito da parte degli enti pensionistici aziendali o professionali (EPAP) e da parte dei gestori di organismi di investimento collettivo in valori mobiliari (OICVM) e di fondi di investimento alternativi (FIA), così come definiti dall’ordinamento UE, in sede di effettuazione dei propri investimenti. Lo scopo finale è quello di migliorare la qualità degli investimenti realizzati da EPAP, OICVM e FIA, tutelando così coloro che investono in tali fondi. Per gli enti creditizi si applicano direttamente le disposizioni del regolamento (UE) 462/2013, e quindi non sussiste la necessità di alcun intervento di recepimento in questa sede.
Per il settore assicurativo le disposizioni dirette ad evitare l’eccessiva dipendenza dalle valutazioni delle agenzie di rating e l’affidamento esclusivo e meccanico ai rating esterni sono contenute nella direttiva 2014/51/UE c.d. Omnibus II, direttiva che ha modificato la direttiva 2009/138/UE c.d. Solvency II (art. 44, par. 4 bis).
Il provvedimento ha avuto il parere favorevole delle commissioni parlamentari competenti.

ACCORDO DI COOPERAZIONE TRA ITALIA E SENEGAL
Ratifica ed esecuzione di accordo di cooperazione in materia di difesa tra Italia e Senegal (disegno di legge)
Il Consiglio dei Ministri ha approvato, su proposta dei Ministri degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale Paolo Gentiloni e della Difesa Roberta Pinotti, un disegno di legge di ratifica ed esecuzione dell’accordo di cooperazione  in materia di difesa tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica del Senegal, fatto a Roma il 17 settembre 2012.  L’accordo ha lo scopo di fissare la cornice giuridica entro cui sviluppare la cooperazione bilaterale nel settore della difesa tra i due Paesi, nell’intento di consolidare le rispettive capacità difensive e di migliorare la comprensione reciproca sulle questioni della sicurezza.
La sottoscrizione di tale atto va intesa, inoltre, come azione stabilizzatrice di un’area di particolare valore strategico e di buona valenza politica, considerati gli interessi nazionali e gli impegni internazionali assunti dall’Italia nella regione dell’Africa occidentale.

ACCORDO DI COOPERAZIONETRA ITALIA E SOMALIA
Ratifica ed esecuzione di accordo di cooperazione in materia di difesa tra Italia e Somalia (disegno di legge)
Il Consiglio dei Ministri ha approvato, su proposta dei Ministri degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale Paolo Gentiloni e della Difesa Roberta Pinotti, un disegno di legge di ratifica ed esecuzione dell’accordo di cooperazione  in materia di difesa tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo federale della Repubblica di Somalia, fatto a Roma 17 settembre 2013. L’accordo ha lo scopo di fissare la cornice giuridica entro cui sviluppare la cooperazione bilaterale nel settore della difesa tra i due Paesi, nell’intento di consolidare le rispettive capacità difensive e di migliorare ma comprensione reciproca sulle questioni della sicurezza. La sottoscrizione di tale atto va intesa come azione stabilizzatrice di un’area di particolare valore strategico e di alta valenza politica, considerati gli interessi nazionali e gli impegni internazionali assunti dall’Italia nella regione del Corno d’Africa. Inoltre, la cooperazione militare con la Somalia ha rilevanza anche nell’ambito delle attività di accrescimento e consolidamento della pace, della sicurezza e della stabilità internazionale, soprattutto in considerazione delle attività legate al contrasto della pirateria marittima.

MODIFICA DI ACCORDI TRA ITALIA, FRANCIA, GERMANIA E REGNO UNITO
Ratifica ed esecuzione della decisone del Consiglio di Sorveglianza recante modifiche all’allegato IV della Convenzione tra Italia, Francia, Germania e Regno Unito (disegno di legge)
Il Consiglio dei Ministri ha approvato, su proposta dei Ministri degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale Paolo Gentiloni e della Difesa Roberta Pinotti, un disegno di legge recante la ratifica ed esecuzione della Decisione del Consiglio di sorveglianza recante modifiche all’allegato IV della Convenzione tra il Governo della Repubblica italiana, il Governo della Repubblica francese, il Governo della Repubblica federale di Germania ed il Governo del Regno unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord sull’istituzione dell’organizzazione congiunta per la cooperazione in materia di armamenti OCCAR del 9 settembre 1998, fatta a Roma il 10 giugno 2014.

Il Consiglio di Sorveglianza è uno dei due  organi dell’Organizzazione, che ha sede a Bonn ed è stata istituita con l’obiettivo fondamentale di coordinare, controllare e realizzare i programmi relativi agli armamenti che vengono ad essa assegnati dagli Stati membri, promuovendo attività congiunte da realizzare in futuro e migliorando l’efficacia della gestione dei progetti di cooperazione in termini di costo, tempi e prestazioni.  La modifica  riguarda i processi decisionali e  consentirà un più ampio accesso di altri Paesi all’OCCAR in qualità di  Stati membri; tra le altre cose ciò produrrà anche, per i membri attuali, un risparmio di spesa per la partecipazione al Bilancio Amministrativo.

SUPPORTO OPERATIVO PER EXPO 2015

Il Consiglio dei Ministri ha autorizzato – con due distinti provvedimenti – l’utilizzazione delle organizzazioni di volontariato della protezione civile e di personale militare per il supporto operativo necessario allo svolgimento dell’Esposizione universale.

PROTEZIONE CIVILE
Al fine di fare fronte ai danni causati da eccezionali avversità atmosferiche, il Consiglio dei Ministri ha dichiarato lo Stato di Emergenza  nel territorio delle Province di Firenze, Arezzo, Lucca, Massa Carrara, Prato e Pistoia (5 marzo scorso), nonché nel territorio della Regione Abruzzo (febbraio e marzo 2015).
Inoltre, per completare le operazioni di protezione civile già in atto, sono stati  prorogati gli Stati d’Emergenza già dichiarati  per motivi analoghi,  accaduti nei giorni 19 e 20 settembre 2014 nel territorio delle Province di Firenze, Lucca, Pisa, Pistoia e Prato e nel territorio della Regione Lombardia tra il 7 luglio e il 31 agosto 2014.

NEL RISPETTO DELLA TUTELA AMBIENTALE, VIA LIBERA AL TAP
Via libera, nel pieno rispetto della tutela ambientale, alla autorizzazione per la realizzazione di TAP (Trans Adriatic Pipeline), il gasdotto di interconnessione delle reti di trasporto del gas dalla Turchia all’Italia.  Poiché la Regione Puglia aveva espresso il proprio diniego all’intesa sull’opera, il Presidente Nichi Vendola ha partecipato alla riunione e ha illustrato le ragioni del dissenso.
Il progetto sarà portato avanti nella totale osservanza di tutte le prescrizioni previste dalle amministrazioni intervenute nel procedimento, prevedendo anche le opportune misure per massimizzare le ricadute positive sull’economia del territorio e sulle attività tipiche locali.
L’infrastruttura ha conosciuto una lunga elaborazione e un’istruttoria complessa, durata alcuni anni, che ne ha vagliato in maniera approfondita tutti gli aspetti, a partire dalla compatibilità ambientale.
Con la decisione odierna, il Consiglio dei Ministri ha ribadito all’unanimità la rilevanza del gasdotto sotto il profilo della necessità di una diversificazione delle forniture energetiche, anche alla luce dell’esigenza di aprire un nuovo corridoio energetico per importare il gas prodotto nell’area del Mar Caspio in Italia e in Europa, in ottemperanza ad obblighi comunitari e internazionali assunti dall’Italia.

GOLDEN POWER
Tenuto conto che l’istruttoria condotta a riguardo non ha rilevato profili di criticità,  il Consiglio dei Ministri ha deciso che non ricorrono i presupposti per l’esercizio dei propri poteri speciali  previsti dalle norme vigenti nei confronti dell’operazione di dismissione da parte di Telecom Italia di quote al di sotto della soglia del 40% del capitale sociale della Società Wireless Italiane S.p.A.- INWIT mediante offerta pubblica di vendita finalizzata alla quotazione delle azioni della società sul mercato telematico azionario.

CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA

Su proposta del Ministro dell’Interno Angelino Alfano ed in considerazione della necessità di provvedere al risanamento delle istituzioni locali, dove sono state riscontrate forme di condizionamento da parte della criminalità organizzata, il Consiglio dei Ministri ha deliberato lo scioglimento del Consiglio comunale di Scicli (Ragusa). Ha partecipato all’esame della questione il Presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, invitato a norma di Statuto.

Analoghi condizionamenti sono stati rilevati nel comune di Arzano (Napoli), già sciolto per motivi ordinari e pertanto, al fine di consentire un regolare ed ordinato svolgimento delle operazioni elettorali di rinnovo delle istituzioni locali, il Consiglio dei Ministri ha nominato una Commissione per la gestione straordinaria dell’ente.

NOMINE
Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha informato il Consiglio dei Ministri della nomina di Antonio SAMARITANI a nuovo direttore dell’Agenzia per l’Italia digitale.

LEGGI REGIONALI

Il Consiglio dei Ministri ha esaminato trentaquattro leggi delle Regioni e delle Province Autonome.

Per le seguenti leggi delle Regioni e delle Province Autonome si è deliberata l’impugnativa:

1) Legge Regione Liguria n. 6 del 06/03/2015, “Modifiche alle leggi regionali 5 aprile 2012, n. 12 (Testo unico sulla disciplina dell’attività estrattiva), 21 giugno 1999, n. 18 (Adeguamento delle discipline e conferimento delle funzioni agli enti locali in materia di ambiente, difesa del suolo ed energia), 4 agosto 2006, n. 20 (Nuovo ordinamento dell’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente ligure) e 2 dicembre 1982, n. 45 (Norme per l'applicazione delle sanzioni amministrative pecuniarie di competenza della regione o di enti da essa individuati, delegati o subdelegati)”, in quanto varie disposizioni, che disciplinano l’attività estrattiva, contrastano con le previsioni del Codice dell’ambiente (d.lgs. 152/ 06) e del Codice dei Beni culturali e del Paesaggio (d. lgs. n. 42/2004), violando in tal modo la competenza statale esclusiva in materia di tutela dell’ambiente, del paesaggio e dei beni culturali di cui all’art.  117, comma secondo, lettera s), della Costituzione.

2) Legge Regione Marche n. 7 del 09/03/2015, “Modifiche alla legge regionale 16 luglio 2007, n. 8 Disciplina delle deroghe previste dalla direttiva 79/409/CEE del 2 aprile 1979 e dell’articolo 19 bis della legge 11 febbraio 1992, n. 157 “Norme per la protezione della fauna    selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio” e modifica alla legge regionale 5 gennaio 1995, n. 7 “Norme per la protezione della fauna selvatica e per la  tutela dell’equilibrio ambientale e disciplina dell’attività venatoria”, in quanto una disposizione in materia di prelievo venatorio in deroga contrasta con le norme comunitarie e con le relative disposizioni statali di attuazione in violazione dell’articolo 117, primo comma, della Costituzione, che impone al legislatore regionale di rispettare i vincoli posti dall'ordinamento comunitario, e in violazione altresì dell'articolo 117, secondo comma, lettera s), della Costituzione, che attribuisce alla competenza legislativa esclusiva dello Stato la materia «tutela del'ambiente, dell'ecosistema e dei beni culturali».
Per le seguenti leggi delle Regioni e delle Province Autonome si è deliberata la non impugnativa:
1) Legge Regione Marche BUR n. 1 del 01/04/2015 “Testo approvato dall’Assemblea legislativa regionale nella seduta del 31 marzo 2015, n. 191, a maggioranza assoluta e in seconda votazione conforme a quella adottata nella seduta del 27 gennaio 2015, n. 184, a           norma dell’articolo 123, comma secondo, della Costituzione”.
2) Legge Regione Calabria BUR n. 22 del 03/04/2015 “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 19 ottobre 2004, n. 25 (Statuto della Regione Calabria)”.
3) Legge Regione Toscana n. 21 del 27/02/2015 “Promozione della cultura e della pratica delle attività sportive e ludico-motorie-ricreative e modalità di affidamento degli impianti sportivi”.
4) Legge Regione Toscana n. 22 del 03/03/2015 “Riordino delle funzioni provinciali e attuazione della legge 7 aprile 2014, n. 56 (Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni). Modifiche alle leggi regionali 32/2002, 67/2003, 41/2005, 68/2011, 65/2014”.
5) Legge Regione Toscana n. 23 del 03/03/2015 “Disposizioni in materia di procedimento elettorale regionale. Modifiche alla l.r. 74/2004”.
6) Legge Regione Toscana n. 24 del 03/03/2015 “Disposizioni per la selezione del personale delle segreterie dei gruppi e degli organismi politici consiliari. Modifiche alla legge regionale 1/2009”.
7) Legge Regione Campania n. 5 del 06/03/2015 “Interventi regionali di riconversione delle eccedenze alimentari”.
8) Legge Regione Campania n. 6 del 06/03/2015 “Norme per il sostegno dei gruppi di acquisto solidale (gas) e per la distribuzione di prodotti agroalimentari da filiera corta e di prodotti di qualità e modifiche alla legge regionale 8 agosto 2014, n. 20 (riconoscimento e costituzione dei distretti rurali, dei distretti agroalimentari di qualità e dei distretti di filiera)”.
9) Legge Provincia Trento n. 3 del 06/03/2015 “Approvazione del rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento per l'esercizio finanziario 2013”.
10) Legge Provincia Trento n. 4 del 06/03/2015 “Modificazioni dell'articolo 16 della legge provinciale 30 dicembre 2014, n. 14, in materia di addizionale regionale all'imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) per i titolari di reddito da pensione, e modificazioni dell'articolo 16 bis della legge provinciale sulla promozione turistica 2002, in materia di imposta provinciale di soggiorno”.
11) Legge Regione Liguria n. 7 del 09/03/2015 “Disposizioni di adeguamento a normative statali e di modifica di norme di carattere finanziario e organizzativo. 11/03/2015”.
12) Legge Regione Toscana BUR n. 20 del 10/04/2015 “Testo di deliberazione statutaria della Regione Toscana approvato a norma dell’articolo 123, secondo comma, della Costituzione .“Modifiche all’articolo 16 dello Statuto. Disposizioni in materia di gruppi consiliari””.
13) Legge Regione Toscana BUR n. 20 del 10/04/2015 “Testo di deliberazione statutaria della Regione Toscana approvato a norma dell’articolo 123, secondo comma, della Costituzione .“Modifiche all’articolo 74 dello Statuto. Disposizioni in materia di iniziativa popolare delle leggi di istituzione di nuovi comuni o di modifica dei comuni esistenti”.
14) Legge Regione Trentino Alto Adige n. 3 del 10/03/2015 “Modifiche alla legge regionale 30 novembre 1994, n. 3 e successive modificazioni recante “Elezione diretta del sindaco e modifica del sistema di elezione dei consigli comunali nonché modifiche alla legge regionale 4 gennaio 1993, n. 1””.
15) Legge Regione Emilia Romagna n. 1 del 12/03/2015 “Modifiche alla legge regionale 14 aprile 1995, n. 42 (Disposizioni in materia di trattamento indennitario agli eletti alla carica di consigliere regionale), alla legge regionale 26 luglio 2013, n. 11 (Testo unico sul funzionamento e l'organizzazione dell'Assemblea legislativa: stato giuridico ed economico dei consiglieri regionali e dei gruppi assembleari e norme per la semplificazione burocratica e la riduzione dei costi dell'Assemblea), alla legge regionale 21 dicembre 2012, n. 18 (Istituzione, ai sensi dell'art. 14, co. 1, lett. e) del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138 (Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo) – convertito, con modificazioni, dalla legge 14 settembre 2011, n. 148 – del Collegio regionale dei revisori dei conti, quale organo di vigilanza sulla regolarità contabile, finanziaria ed economica della gestione dell'ente) e alla legge regionale 26 novembre 2001, n. 43 (Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella Regione Emilia-Romagna)”.
16) Legge Regione Piemonte n. 3 del 11/03/2015 “Disposizioni regionali in materia di semplificazione”.
17) Legge Regione Piemonte n. 4 del 11/03/2015 “Misure straordinarie in favore dei comuni per fronteggiare l'emergenza                         abitativa”.
18) Legge Regione Sardegna n. 6 del 09/03/2015 “Bilancio di previsione per l'anno 2015 e bilancio pluriennale per gli anni 2015-2017”.
19) Legge Regione Abruzzo n. 4 del 26/02/2015 “Sostituzione dell’art.14 della legge regionale 8 gennaio 2015, n.1 (Proroga termini e altre disposizioni urgenti)”.
20) Legge Regione Abruzzo n. 5 del 10/03/2015 “Soppressione dell'Autorità dei bacini di rilievo regionale abruzzesi ed interregionale del fiume Sangro, modifiche alle leggi regionali 9/2011, 39/2014, 2/2013, 77/1999, 9/2000, 5/2008 e disposizioni urgenti per il funzionamento dell'Agenzia Sanitaria regionale”.
21) Legge Regione Puglia n. 7 del 10/03/2015 “Modifiche alla legge regionale 28 gennaio 2005, n. 2 (Norme per l’elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale)”.
22) Legge Regione Calabria n. 9 del 13/03/2015 “Modifiche alla legge regionale 13 gennaio 2015, n. 3 (misure per il contenimento della spesa regionale)”.
23) Legge Regione Calabria n. 10 del 13/03/2015 “Modifiche alla legge regionale 10 gennaio 2013, n. 2 (Disciplina del collegio dei revisori dei conti della  Giunta Regionale e del Consiglio Regionale della Calabria)”.
24) Legge Regione Molise n. 2 del 04/03/2015 “Riordino dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise “G. Caporale””.
25) Legge Regione Sardegna n. 7 del 12/03/2015 “Disposizioni urgenti in materia di enti locali e disposizioni varie”.
26) Legge Regione Lazio n. 4 del 16/03/2015 “Interventi regionali per la conservazione, la gestione, il controllo della fauna selvatica, la prevenzione e l'indennizzo dei danni causati dalla stessa nonché per una corretta regolamentazione dell'attività faunisticovenatoria. Soppressione dell'osservatorio faunistico-venatorio regionale”.
27) Legge Regione Piemonte BUR n. 15 del 16/04/2015 “Deliberazione statutaria. Pubblicazione effettuata ai sensi dell’articolo 1 della legge regionale 13 ottobre 2004, n. 22 (Disciplina del referendum popolare ai sensi dell’articolo 123 della Costituzione). Testo di legge di revisione statutaria approvato in seconda votazione a norma dell’articolo 123 della Costituzione – “Modifiche alla legge regionale statutaria 4 marzo 2015, n. 1 (Statuto della Regione Piemonte) in merito alla pubblicità dei lavori delle Commissioni consiliari”. Approvato dal Consiglio regionale con prima deliberazione in data 20 gennaio 2015 e con seconda deliberazione in data 31 marzo 2015)”.
28) Legge Provincia Trento n. 5 del 10/03/2015 “Riordino dell'Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie ai sensi del decreto legislativo 28 giugno 2012, n. 106 (Riorganizzazione degli enti vigilati dal Ministero della salute, a norma dell'articolo 2 della legge 4 novembre 2010, n. 183)”.
29) Legge Regione Friuli Venezia Giulia n. 5 del 13/03/2015 “Modifiche alla legge regionale 11 ottobre 2012, n. 20 (Norme per il benessere e la tutela degli animali di affezione)”.
30) Legge Regione Toscana n. 28 del 16/03/2015 “Disposizioni urgenti per il riordino dell’assetto istituzionale e organizzativo del servizio sanitario regionale)”.
31) Legge Regione Marche n. 6 del 09/03/2015 “Riconoscimento dell’agricoltore come custode dell’ambiente e del territorio”.
32) Legge Regione Marche n. 8 del 09/03/2015 “Modifiche alla legge regionale 10 aprile 2007, n. 4 Disciplina del Consiglio delle autonomie locali”.

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