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Coniugi uccisi nel Ferrarese: 18 anni al figlio e al suo amico

Salvatore Vincelli e Nunzia Di Gianni vennero uccisi la notte tra il 9 e il 10 gennaio 2017 nella loro casa di Pontelangorino, nel Ferrarese. Condannati il figlio, all’epoca 16enne, e un amico di un anno più grande.
A cura di Susanna Picone
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Diciotto anni di reclusione. Questa la decisione del gup del tribunale dei minorenni di Bologna che ha condannato i due ragazzi imputati per l'omicidio di Salvatore Vincelli e Nunzia Di Gianni, marito e moglie di 59 e 45 anni assassinati a colpi di accetta nella loro casa di Pontelangorino, nel Ferrarese. Il delitto avvenne la notte tra il 9 e il 10 gennaio dello scorso anno. I due giovani condannati per l’omicidio premeditato di Salvatore e Nunzia sono il figlio della coppia, Riccardo, che all’epoca del delitto aveva sedici anni, e il suo amico Manuel di un anno più grande. Per entrambi la Procura aveva chiesto condanne a 20 anni di reclusione. I due ragazzi ammazzarono nel sonno a colpi di accetta i coniugi Vincelli. L'esecutore materiale del delitto, secondo quanto emerso, fu l'amico del figlio, ormai in conflitto da tempo con i genitori.

Il figlio della coppia diede l'allarme fingendo di aver trovato i corpi dei genitori – Il sedicenne poi diede l'allarme, fingendo di aver ritrovato i corpi martoriati della mamma e del papà. Ma poi i due giovani, dopo che erano emerse alcune contraddizioni nel loro racconto, avevano ammesso i fatti. Alcuni giorni fa erano arrivati i risultati della perizia psichiatrica disposta dal Tribunale dei minorenni di Bologna per valutare le condizioni dei due ragazzi. Due ragazzi secondo la perizia entrambi in grado di intendere e di volere.

Mille euro il prezzo del delitto di Pontelangorino

Ottanta euro subito, mille a cose fatte. Era questo l’accordo tra i due ragazzi per ammazzare due persone. Il figlio avrebbe pagato l’amico che materialmente ha ucciso i genitori. Dopo aver provato a depistare le indagini, in meno di 24 ore i due giovani sono crollati e hanno confessato. Le due vittime erano titolari del ristorante La Greppia di San Giuseppe di Comacchio. Il corpo dell'uomo fu trovato in garage, quello della moglie in cucina. Probabilmente i killer avrebbero voluto gettare i cadaveri dei coniugi in un canale. Non riuscendo nel loro piano avrebbero quindi deciso di inscenare una rapina spostando i corpi e mettendo dei sacchi di plastica in testa. Dopo la confessione, i giovani fecero trovare l’arma del delitto e i loro vestiti sporchi di sangue.

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