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Coniugi massacrati in giardino, il presunto killer si difende: “Quel giorno non ero a Rolle”

Sergio Papa, 35 anni e già noto per precedenti per rapine, furti e minacce di morte ai vicini di casa, è stato fermato con l’accusa di aver ucciso Loris Nicolosi e la moglie Annamaria Niola a Rolle, Treviso. Ma lui si difende: “Non c’entro, non ero in paese quel giorno”. La prova del nove arriverà solo la prossima settimana con i risultati delle analisi dei Ris.
A cura di Ida Artiaco
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A Cison tutti lo conoscono per essere il terrore delle vecchiette. Sergio Papa, 35 anni, è stato fermato nella giornata di ieri con l'accusa di aver trucidato il pensionato Loris Nicolosi e la moglie Annamaria Niola, i coniugi trovati senza vita nel giardino della loro villetta nel borgo di Rolle, in provincia di Treviso, lo scorso 1 marzo. Non è la prima volta che l'uomo finisce nei guai. Da almeno una decina di anni si era infatti dato a rapine e furti e le sue vittime preferite erano le persone anziane. Arrestato nel 2008, come racconta Il Gazzettino, è stato poi rimandato a casa dove l'allora 25enne poteva contare su una famiglia stabile che, secondo il giudice, avrebbe potuto aiutarlo a superare quella situazione.

Negli anni successivi Papa ha continuato a far parlare di sé per episodi di violenza, furti, spaccate su auto, resistenza ai carabinieri, minacce di morte ai vicini di casa, diventando sempre più fuori controllo. Poi è uscito dai radar dei tribunali, almeno fino a ieri notte quando i carabinieri hanno deciso di fargli scattare le manette ai polsi. Tuttavia, il presunto killer si è difeso, definendosi del tutto estraneo a quel delitto. Di fronte al sostituito procuratore Davide Romanelli, che lo ha raggiunto in carcere a Santa Bona, si è avvalso della facoltà di non rispondere, ma al suo legale, l'avvocato Piergiorgio Oss, ha negato qualsiasi tipo di responsabilità. "Io non c'entro, non ero a Rolle quel giorno", avrebbe comunicato. Ora si dovranno cercare riscontri. Di certo il 35enne, ex operaio senza fissa dimora con precedenti alle spalle, compresi alcuni problemi di tossicodipendenze, è apparso molto scosso e preoccupato.

Tre anni fa Papa si era occupato della sistemazione del giardino dei coniugi massacrati, per cui doveva conoscerli abbastanza bene. Ma la prova del nove del suo coinvolgimento nel delitto arriverà solo la prossima settimana, una volta ricevuti i risultati definitivi sulle tracce biologiche isolate dal Ris all'interno della villetta, anche se potrebbero esserci già delle conferme sulla coincidenza del profilo genetico.

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