2 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Confcommercio, crescono i consumi: +0,5%. Ma solo nel 2027 Pil a livello pre-crisi

Migliorano i consumi, con una crescita congiunturale ad aprile dello 0,5%, la più elevata degli ultimi due anni, dopo il -0,1% di marzo. Ma con gli attuali tassi di crescita, solo tra 15 anni, nel 2027, si tornerà al Pil pro capite del 2007.
A cura di Biagio Chiariello
2 CONDIVISIONI
Immagine

Secondo Confcommercio, il 2015 potrebbe essere l'anno decisivo per la ripresa dei consumi. L'indicatore dei consumi dell’associazione (Icc) registra ad aprile 2015 una crescita pari a +0,5% (al top da due anni) rispetto a marzo ed un incremento dello 0,8% tendenziale (dove per "variazione tendenziale" si intende la differenza tra un certo dato economico rilevato in un determinato periodo; ad esempio, le esportazioni, il commercio al dettaglio oppure, come in questo caso, i consumi). Il dato è dell'Ufficio studi della Confcommercio ed esce in occasione dell'assemblea annuale della confederazione, oggi ad Expo Milano. Una importante crescita che deriva da un aumento della domanda sia di servizi (+0,6%) e sia di beni (+0,4%). Relativamente alle singole macro-funzioni di spesa, i vari segni più hanno riguardato soprattutto i beni e i servizi per la mobilità (+2,5%), grazie al trend positivo delle vendite di auto ai privati, gli alberghi, i pasti e i consumi fuori casa (+0,9%) e i beni e i servizi per le comunicazioni (+0,6%). Esiguo invece l'incremento per i beni e i servizi per la cura della persona (+0,1%). Stabile, rispetto a marzo, la domanda di alimentari, bevande e tabacchi e quella dei beni e servizi per la casa. Scende leggermente la spesa per abbigliamento e calzature (-0,2%), in linea con il mese precedente, e per i beni e i servizi ricreativi (-0,1%).

C'è la ripresa dei consumi

In termini di media mobile a tre mesi (uno degli strumenti utilizzato per l'analisi di serie storiche) l'indicatore di Confcommercio, consolida il trend al progressivo miglioramento a cui si assiste dall'estate del 2014. "Il dato dell'ultimo mese – spiega l'associazione – sembra indicare la possibilità di una ripresa dei consumi più accentuata rispetto a quanto rilevato fino ad oggi e avvalora, unitamente alle indicazioni positive provenienti da altri indicatori congiunturali, l'ipotesi di una crescita superiore all'1% già nel 2015". Va comunque detto che ci sono elementi di incertezza, ma anche note positive. In particolare, "il miglioramento dei livelli occupazionali, di cui si attende un consolidamento nei prossimi mesi per l'esplicarsi delle riforme del mercato del lavoro e per l'irrobustirsi della ripresa, rappresenta lo strumento più concreto ed efficace attraverso il quale migliorare il reddito delle famiglie e sostenere una ripresa più vigorosa dei consumi".

Solo nel 2027 Pil a livello pre-crisi

Tra il 2007 e il 2014, ricorda Confcommercio, c’è stata una riduzione in termini reali del 12,5% del Pil, del 14,1% per il reddito disponibile e dell'11,3% per i consumi. Agli attuali tassi di crescita di prodotto interno lordo, consumi e reddito disponibile, solo tra 15 anni, nel 2027, si tornerà al Pil pro capite del 2007. Bisognerà attendere al 2030, per tornare alla spesa delle famiglie in periodo pre-crisi. Il reddito disponibile nel 2034. Per ridurre il recupero a 6-8 anni servirebbe un tasso di crescita doppio. L'Ufficio Studi Confcommercio fa notare che "la nostra economia non sperimenta da tempo" questi valori. Tuttavia "l'attivazione rapida delle riforme strutturali – aggiunge -, il consolidarsi di un diffuso clima di fiducia favorevole e una credibile politica fiscale distensiva renderebbero questa sfida alla portata del nostro Paese".

2 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views