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Condannato per pedofilia, prete torna a dire messa nel Palermitano: “Accolto con affetto”

Don Paolo Turturro, 67 anni, è tornato libero dopo aver scontato una condanna per pedofilia ed è tornato a celebrare messa nelle chiese della diocesi. Malgrado una condanna definitiva non è mai stato sospeso a divinis.
A cura di Susanna Picone
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“La gente mi accoglie con affetto. Io ho portato la croce in questi anni con la serenità che Dio è amore e perdono. Fino ad ora non ho incontrato nessuno che si mostrasse scandalizzato del mio ritorno. Ma ho scelto il silenzio”: a parlare è don Paolo Turturro, sacerdote sessantasettenne tornato libero dopo aver scontato una condanna per pedofilia in carcere. Il prete vive nel Palermitano, al Borgo della pace fondato nelle campagne di Baucina, ed è tornato a dire messa nelle chiese della diocesi. È tornato a celebrare messa dopo il carcere perché la Chiesa – lo scrive il Giornale di Sicilia – non lo hai mai sospeso a divinis, malgrado appunto la condanna definitiva a tre anni. Don Turturro era parroco della chiesa di Santa Lucia al Borgo Vecchio quando finì al centro di una vicenda di abusi sessuali nei confronti di minori. Nel 2014 la Corte di Cassazione ha confermato la condanna: il sacerdote fu accusato da due ragazzini che sostennero di essere stati abusati da lui, uno con un bacio intimo, l'altro con una violenza vera e propria.

Una condanna per baci intimi e una prescrizione per una violenza vera e propria – I suoi avvocati riuscirono a dimostrare che la violenza quasi completa ai danni di un ragazzino era avvenuta un anno prima della contestazione, nel 1999 invece che nel 2000, e per questo scattò la prescrizione. Il processo per l’altro reato ha portato a una sentenza di colpevolezza non ritenuta a quanto pare sufficiente dal Vaticano per arrivare alla sospensione dall'esercizio del ministero sacerdotale e la riduzione allo stato laicale. Don Turturro nel novembre 2014 fu rinchiuso nel carcere Ucciardone – proprio nei pressi della parrocchia che aveva diretto per anni – e lì ha trascorso quindici mesi di detenzione. Successivamente è stato affidato al Santuario di Monte Pellegrino e ora è tornato dal Borgo della pace.

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