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Condannato per errore, libero dopo 40 anni di carcere grazie alla caparbietà di un agente

La storia di Craig Coley condannato ingiustamente per aver ucciso moglie e figlioletto e libero solo grazie alla caparbietà di un detective che ha fatto riaprire il caso.
A cura di A. P.
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Era il novembre del 1978 quando la compagna e il figlioletto di 4 anni di Craig Coley furono trovati morti nella loro abitazione a Simi Valley, periferia di Los Angeles, in Usa. Fin da subito i sospetti caddero sul marito della donna  che dopo un doppio e controverso processo venne condannato nel 1980 per duplice omicidio senza possibilità di sconti di pena. L'uomo allora aveva solo 31 anni e da allora è rimasto chiuso in cella trascorrendo ben 39 anni in prigione durante i quali però si è sempre proclamato innocente. Oggi a 70 anni è stato finalmente scarcerato perché i giudici hanno stabilito che non è stato lui a commettere il fatto. La libertà è arrivata soprattutto grazie alla caparbietà di un detective,  Mike Bender,che credendo nella sua innocenza nel 1989 ha iniziato a indagare nuovamente sul caso finché lo scorso anno la polizia di Simi Valley ha trovato le prove chiave che hanno permesso la liberazione dell'uomo.

Craig coley quindi non ha mai ucciso la sua compagna Rhonda Wicht, di 24 anni, che era stata picchiata, violentata e strangolata, né suo figlio, Donald, che era stato soffocato nel suo letto. Il primo processo in realtà era finito senza condanna, ma una seconda giuria lo condannò per omicidio di primo grado nel 1980, con la pena dell'ergastolo senza possibilità di libertà condizionale. "Da quando mi hanno arrestato io ho detto loro ‘fatemi quello che volete, ma continuate a cercare l'assassino. Non fermatevi, avete qui l'uomo sbagliato" , ha raccontato Craig ai media locali. L'uomo ha cercato di non arrendersi mai per far venire a galla la sua innocenza e ora dopo quasi 40 anni può dirsi soddisfatto.

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