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Con il loro sangue hanno salvato la vita di Skye: i genitori ringraziano tutti i donatori

Arriva dagli Stati Uniti una storia che ci fa capire quanto sia importante donare il sangue e il midollo osseo. La piccola Skye è affetta da una rara forma di cancro e senza l’apporto di quei 71 sconosciuti, oggi non sarebbero viva. I suoi genitori hanno deciso di ringraziarli tutti quanti in un ospedale di Los Angeles.
A cura di Biagio Chiariello
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Per la maggior parte della sua giovane vita, Skye Savren-McCormick, 2 anni, ha lottato contro una rara forma di cancro. Ma oggi la bambina americana sta molto meglio. E, oltre ai medici, lo deve anche a 71 perfetti sconosciuti. Recentemente, Skye e i suoi genitori hanno incontrato 24 donatori di sangue che hanno permesso alla piccolina una nuova possibilità di vita alll’ospedale pediatrico Mattel UCLA di Los Angeles.

Quando Skye aveva solo quattro mesi, i suoi genitori notarono delle piccole macchie rosse che le coprivano la pelle. Gli esami del sangue predisposti dal suo pediatra dettero risultati a dir poco preoccupanti: Skye aveva una conta piastrinica di 3.000, contro un normale valore compreso tra 150.000 e 400.000. La diagnosi arrivò solo al suo primo compleanno, ma quel che già avevano intuito genitori era che Skye aveva bisogno di frequenti trasfusioni di sangue: “Senza trasfusioni di sangue non ce l'avrebbe fatta", ha detto mamma Talia Savren-McCormick a TODAY. "Abbiamo inventato lo slogan ‘La vita in una sacca’. È ciò che l’ha tenuta in vita”.

I suoi medici avevano sospettato che la bimba fosse stata colpita da una forma di tumore del sangue, ma solo quando Skye ha compiuto il suo primo anno nel marzo 2016 si è appreso che era stata colpita dalla leucemia mielomonocitica giovanile (JMML) – un tipo di leucemia rara che colpisce bambini che può portare a infezioni, anemia e sanguinamento eccessivo e il cui unico trattamento è il trapianto di midollo. "Era sempre tanto pallida e dormiva moltissimo", ha detto Talia.

Nel corso della sua malattia, Skye ha ricevuto 77 unità di sangue da 71 diversi donatori. Per questo motivo Talia e Todd hanno ringraziali tutti. Tra loro c’è la 33enne Ana Martinez, che organizza donazioni di sangue nel suo ufficio; Kazuhiro Ando, ​​66 anni, che ha iniziato a donare dopo aver appreso che i tumori del sangue richiedono sempre donazioni; e Matt Ruby, 20 anni, studente del terzo anno dell'UCLA che ha donato il sangue dal suo primo anno di college. I genitori di Skye sono rimasti colpiti dalla loro generosità ed ora sperano che la storia di Skye incoraggi gli altri a donare sangue e midollo osseo. “È qualcosa che non richiede molto tempo – ribadiscono -, ma ha il potere di salvare una vita. Non ci sono parole per definire quello che queste persone hanno fatto per noi. Ora è come se facessero parte della nostra vita” dicono ancora i Savren-McCormick.

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