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Compra un cane sul web, poche ore dopo muore: scoperto a Prato traffico illecito di animali

A far luce sul presunto sistema illecito è stata un’indagine della polizia provinciale di Prato che ha raccolto la denuncia di una persona che aveva acquistato per 450 euro un cucciolo attraverso un sito internet. L’animale, nonostante le tempestive cure del veterinario, è morto poche ore dopo l’acquisto.
A cura di Susanna Picone
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Decide di affidarsi a internet per comprare un cane, un barboncino Toy, lo paga 450 euro, ma poche ore dopo aver conosciuto la sua nuova famiglia il cucciolo si sente male e muore nonostante le tempestive cure dei veterinari. Il compratore, residente a Prato, aveva ricevuto dai venditori tutte le rassicurazioni del caso, ma quando ha preso in braccio il cagnolino per la prima volta, si è accorto che nulla era come doveva essere. Microchip mancante, vaccinazioni non in regola, razza che non combaciava a quella indicata nell'annuncio ed età inferiore ai tre mesi, periodo in cui è finito lo svezzamento e i cuccioli possono essere allontanati dalla madre. I venditori, invece, gli avevano assicurato che il cane aveva il microchip e il libretto sanitario in regola. Il cliente a quanto pare non si era insospettito, neppure quando gli avevano chiesto di incontrarsi a un casello autostradale per l’acquisto e avevano chiesto di pagare in contanti.

Denunciati quattro italiani – In seguito alla denuncia dell’uomo, le indagini svolte dalla Polizia provinciale di Prato hanno permesso di risalire, attraverso l’annuncio posto sul sito e il numero di telefono del venditore, alle persone che avevano organizzato l’attività illecita. In totale sono stati individuati quattro italiani residenti fuori dalla Toscana, denunciati alla Procura della Repubblica di Prato per i reati di frode nell’esercizio del commercio, maltrattamento e uccisione di animali, concorso in reato e traffico illecito di animali da compagnia. “Purtroppo – ha spiegato la polizia provinciale – queste attività illegali sono frequenti e funzionano sempre con lo stesso modus operandi: inserzioni in internet per procacciare la vendita, contatti a mezzo telefono e soprattutto whatsapp e consegna dei cuccioli di cane preferibilmente presso caselli autostradali; il tutto a seguito di sostanzioso pagamento in contanti senza nessuna ricevuta. Presumibilmente si tratta di cuccioli di cane provenienti dall’Europa dell’Est, senza alcuna vaccinazione e con gravi problemi di salute che ne causano la morte nei giorni successivi”.

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