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Come distinguere con una sola parola ‘nipote’ dei nonni da ‘nipote’ degli zii

“Abiatico”: un termine che ci parla con precisione del rapporto con i nonni, stupendo per ricercatezza e tenerezza.
A cura di Giorgio Moretti
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Tuo fratello ha avuto una figlia, una bambina bellissima, tutta la famiglia è in festa. Tu ti vanti di tua nipote, ma anche i tuoi genitori si vantano della loro nipote. Infatti in italiano queste due relazioni famigliari portano comunemente lo stesso nome, mentre in altre lingue, per le medesime relazioni, esistono, senti che parola, singenionimi differenti (il singenionimo è il nome che indica il grado di parentela, come fratello, genero, bisarcavolo). Pensiamo all'inglese: granchild (generico), grandson (nipote maschio) e granddaughter (nipote femmina) per i nipoti dei nonni, nephew (nipote maschio) e niece (nipote femmina) per i nipoti degli zii.

C'è però una parola, piuttosto desueta, che permette di distinguere il nipote o la nipote dei nonni a colpo sicuro anche in italiano: è una di quelle risorse che si possono ritrovare nei dizionari, che non diventeranno mai la parola più usata della stagione ma perdinci se calzano, e sono precise e belle. Sto parlando del termine abiatico. Si può trovare anche nelle forme abbiatico o aviatico. L'origine è semplice: viene dal latino aviàticus, che è un derivato di avus ‘nonno, avo'.

Può essere un sostantivo, comportandosi  in un modo del tutto analogo a ‘nipote': la figlia di mio fratello è l'abiatica dei miei genitori, la vedi quella coppia di vecchietti? hanno sedici abiatici, e il padre indiscreto chiede sempre notizie su quando metterai in cantiere un abiatico o un'abiatica per lui.

Può anche essere un aggettivo, il che lo rende più versatile da usare. Il suo significato anche qui è facile: "del nonno" o "della nonna" o "dei nonni". Quindi posso pure parlare di nipoti abiatici, dell'eredità abiatica con cui abbiamo comprato un piccolo appartamento, della ricetta abiatica che padroneggiamo e tramandiamo, del candore dell'affetto abiatico.

Certamente è un termine desueto. Ma l'italiano è una lingua così ricca, vogliamo farci trovare imprecisi proprio sulla famiglia?

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Nato nel 1989, fiorentino. Giurista e scrittore gioviale. Co-fondatore del sito “Una parola al giorno”, dal 2010 faccio divulgazione linguistica online. Con Edoardo Lombardi Vallauri ho pubblicato il libro “Parole di giornata” (Il Mulino, 2015).
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