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Colpo di scena al G7, Trump ritira la firma e attacca Trudeau: “Debole e disonesto”

Quando tutti i leader stavano volando verso i rispettivi Paesi, Donald Trump ha mandato tutto all’aria definendo il padrone di casa, il premier canadese Justin Trudeau, un “debole e disonesto”, e aggiungendo di avere dato ordine ai suoi di levare la firma dalla dichiarazione finale dei leader del G7.
A cura di Susanna Picone
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“Ho dato istruzioni di non appoggiare il documento finale del G7”. Con un tweet pubblicato direttamente dall’Air Force One, dopo due giorni e una notte di negoziati, il presidente americano Donald Trump ha fatto saltare tutto. Gli Stati Uniti non firmeranno le decisioni prese dai sette leader delle potenze industrializzate. Trump si tira indietro dopo aver accettato in un primo momento le conclusioni del vertice. Lo strappo tanto temuto alla vigilia del summit si è consumato quindi in un modo violento e inaspettato. Mentre tutti i leader avevano già lasciato la sede del summit e qualcuno era già in volo per tornare a casa Trump (che intanto aveva abbandonato in anticipo il vertice per andare a Singapore da Kim Jong-un) si scaglia contro Justin Trudeau e così spazza via due giorni di duro lavoro e trattative. Su Twitter il Presidente si dissocia dal documento finale e definisce il premier canadese “un disonesto e un debole”.

A far infuriare Trump sono state le parole usate da Trudeau nella conferenza stampa finale del G7 e l'annuncio che dal primo luglio partirà la risposta alle tariffe su alluminio e acciaio volute dagli Stato Uniti anche su Canada, Messico ed Europa. Tariffe che per Trudeau sono “un insulto” per i canadesi, perché motivate dal tycoon con ragioni di sicurezza nazionale che alleati storici come il Canada o gli europei non possono accettare. “Noi canadesi siamo gentili, siamo ragionevoli, ma non ci faremo maltrattare”, ha detto Trudeau spiegando di aver detto a Trump che non lasceranno facilmente che gli Stati Uniti vadano avanti con tariffe contro la loro industria dell'acciaio e dell'alluminio. “E non lasceranno che questo avvenga per presunti motivi di sicurezza, dopo che i canadesi dalla prima guerra mondiale in poi si sono sempre trovati fianco a fianco con i soldati americani in terre lontane dove ci sono conflitti. Per noi – ha aggiunto Trudeau – questo è un insulto”. Da parte sua Trump ha minacciato contromisure durissime se verranno colpiti gli agricoltori, i lavoratori e le aziende americane. “Ci atteniamo al comunicato, come approvato da tutti i partecipanti” al G7: questa, secondo quanto si apprende da fonti europee, la reazione di Bruxelles al tweet di Trump. Anche il governo canadese smorza la polemica. “Ci stiamo concentrando su tutto ciò che abbiamo fatto qui al summit del G7”.

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