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Colpito da una pallonata al petto: muore a 15 anni per un “evento rarissimo”

Lo scorso 8 luglio Keelan stava giocando a pallone coi suoi amici. Ad un certo punto la sfera lo ha colpito al petto, ma neanche troppo forte. Il giovane è crollato sul campo ed è deceduto il giorno dopo in ospedale ad Oxford. Solo oggi quella tragedia ha avuto un perché.
A cura di Biagio Chiariello
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Keelan MacKnight, 15 anni, inglese, era un ragazzino “completamente sano”.  L’8 luglio scorso è stato vittima di un incidente che ha lasciato tutti i suoi cari in uno stato di profondo choc: il giovane è stato colpito al petto da un pallone da calcio mentre giocava con i suoi amici ed è morto. Una tragedia rimasta senza un perché per tanti mesi. Ora un’inchiesta ha stabilito che il giovane è deceduto causa di un evento rarissimo chiamato commotio cordis, risultato di un trauma “non penetrante e non particolarmente violento” alla gabbia toracica che produce fibrillazione ventricolare, senza però lesionare sterno, coste o cuore.

William Freeman, suo coetaneo e amico, ha raccontato in un rapporto diffuso dal medico legale, quello che è successo quel maledetto pomeriggio d’estate: “Ci siamo organizzati per giocare, Keelan si è posizionato in porta. A un certo punto ha messo le mani in avanti per afferrare la palla, ma ha mancato il pallone che lo ha colpito al petto. Sembrava senza fiato, il suo volto è diventato prima pallido e poi blu”. Il padre di uno dei ragazzi, che si trovava nelle vicinanze, gli ha immediatamente praticato la manovra di rianimazione, nel frattempo sono stati chiamati i soccorsi. Keelan è stato portato in ospedale in elicottero e poi trasferito in una struttura più specializzata, al John Radcliffe Hospital di Oxford. Purtroppo i medici non hanno potuto far nulla per salvargli la vita: è morto il giorno dopo.

Il medico legale, Lucie Winter, ha spiegato che il cuore dell’adolescente era “perfettamente sano” e che è purtroppo stato vittima di una commotio cordis: “Un evento estremamente raro – ha spiegato il medico legale- che colpisce sopratutto i giovani atleti. Si può essere colpiti migliaia di volte da una pallonata senza che accada nulla. C’è solo una frazione di secondo nella finestra del ciclo cardiaco in cui il colpo può provocare un arresto cardiaco, quasi sempre fatale”.

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