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Colpita da proiettile vagante mentre gioca in giardino, la piccola Ariel in fin di vita

La bambina giocava nel cortile con i suoi fratellini più grandi quando un proiettile vagante di rimbalzo proveniente da fuori l’ha centrata alla nuca lasciandola gravemente ferita sull’erba. Ora la piccola è ricoverata tra la vita e la morte nel reparto di rianimazione pediatrico. La polizia sta ancora cercando la persona che ha sparato.
A cura di Antonio Palma
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Stava giocando tranquillamente nel giardino di casa sua quando improvvisamente si è accasciata a terra davanti agli occhi dei fratellini emettendo un gemito di dolore: la piccola Ariel non era caduta, come aveva sperato per un attimo il genitore, ma era stata raggiunta da un proiettile vagante che è rimbalzato su un palo di metallo in cortile e l'ha centrata alla nuca, lasciandola gravemente ferita sul prato. L'assurda e terribile storia arriva da Mountain City, città statunitense dello Stato del Tennessee, dove la bimba che ha due anni vive voi genitori e i fratelli di 12 e 5 anni. Proprio con questi ultimi Ariel Salaices si stava divertendo su uno scivolo il 14 marzo scorso quando è avvenuta la tragedia. La piccola ha cercato di correre da suo padre per chiedere aiuto, ma è crollata pochi passi dopo, davanti ai gradini della porta sul retro della casa.

A lanciare l'allarme sono stati i suoi fratelli gridando disperatamente per chiedere aiuto. La piccola quindi è stata soccorsa e trasportata nell'ospedale pediatrico di Knoxville dove ora resta ricoverata tra la vita e la morte nel reparto di rianimazione. Da quel momento Ariel ha subito già una serie di delicatissimi interventi chirurgici salvavita, inclusa una procedura per rimuovere parte del cranio e ridurre il gonfiore al cervello. Per aiutare la famiglia è stata anche lanciata una campagna di raccolta fondi online. Come ha spiegato la zia, Stephanie Brown, attualmente il lato destro del cervello della bambina mostra poco o nessuna attività, mentre i medici stano cercando di aumentare l'attività del lato sinistro per cercare di aumentare le sue speranze di sopravvivenza.

Intanto la polizia locale sta ancora cercando la persona che ha sparato il colpo di arma da fuoco conficcatosi nella parte posteriore della testa della bimba e ha chiesto alla popolazione locale e a chiunque sappia qualcosa di farsi avanti. Il nucleo famigliare vive vicino a un poligono di tiro, ma la polizia non crede che il proiettile sia venuto da lì. La stessa famiglia di Ariel ha chiesto ai responsabili di farsi avanti. "Anche se è stato un incidente sanno benissimo cosa hanno fatto e devono farsi avanti" ha dichiarato la zia.

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