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Codice della strada, più poteri agli ausiliari del traffico: cosa cambia per le multe

Gli ausiliari del traffico potrebbero avere maggiori poteri di comminare multe nei casi di divieto di sosta: a prevederlo è un emendamento del Pd al Codice della strada su cui la maggioranza si è espressa favorevolmente. Ribaltando quanto deciso negli scorsi mesi da M5s e Lega che hanno approvato – in commissione a Montecitorio – la proposta di legge Baldelli che riduceva il ruolo degli ausiliari delle soste per quanto riguarda le multe.
A cura di Stefano Rizzuti
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Novità in arrivo per le multe comminate dagli ausiliari di sosta. Se fino a pochi giorni fa la Camera dei deputati era impegnata a discutere una proposta di legge che riduceva i poteri degli ausiliari di sosta (come, per esempio, i dipendenti delle società del trasporto pubblico o i lavoratori di ditte private), ora la maggioranza sembra cambiare idea e si indirizza verso una direzione in gran parte contrastante con quel provvedimento. La proposta di legge era stata rinviata dall’Aula alla commissione, dove era già stata approvata negli scorsi mesi con i voti favorevoli di Fi, Lega, M5s e Fdi. Ma la commissione non l’ha più discussa. Ora un emendamento del Pd alla riforma del Codice della strada sembra cambiare le carte in tavola, con la maggioranza formata da M5s e Lega che ha accolto la proposta e che, con alcune piccole modifiche, è disposta ad approvarla.

Con l’emendamento presentato da Davide Gariglio (Pd) si stabilisce che gli ausiliari della sosta potranno fare multe nell’area indicata dal comune come area di sosta a pagamento. Il che vuol dire che l’autorizzazione – già esistente solo solo per le infrazioni riguardanti le strisce blu o quelle gialle per i non autorizzati – verrà estesa oltre il singolo stallo, permettendo agli ausiliari di elevare la multa in tutto il quartiere in cui ci sono le strisce blu anche in altri casi: per esempio quelli delle infrazioni sulle strisce pedonali, sui posti dei disabili, etc.

Nel testo dell’emendamento presentato da Gariglio si spiega che i comuni “possono conferire funzioni di prevenzione e accertamento di tutte le violazioni in materia di sosta nell’ambito del territorio oggetto di disciplina istitutiva della sosta regolamentata a pagamento (…) a dipendenti comunali o delle società private e pubbliche esercenti la gestione della sosta". Il testo di Gariglio prevede questa estensione anche al divieto di fermata, ma la maggioranza – per accogliere l’emendamento – ha chiesto di eliminare questo riferimento. “Le funzioni – si legge ancora – possono essere conferite anche al personale ispettivo delle aziende esercenti il trasporto pubblico di persone”. Viene inoltre conferito a questi funzionari “il potere di contestazione immediata”, mentre la maggioranza ha chiesto di eliminare un passaggio riguardante la rimozione dei veicoli.

La protesta di Forza Italia

Chi certamente si oppone a questo emendamento è Forza Italia, con il primo firmatario della proposta di legge – Simone Baldelli – che va in una direzione ben diversa da quella che verrà inserita nel Codice della strada. Baldelli spiega a Fanpage.it che il relatore di questo testo (il 5 Stelle De Lorenzis) aveva preso parola in Aula per chiedere il rinvio della sua proposta in commissione. Ma “la proposta non è mai più stata posta all’ordine del giorno”, spiega ancora Baldelli. “Oggi – racconta – scopro che daranno parere favorevole all’emendamento di Gariglio che di fatto va nel senso completamente contrario alla mia proposta di legge permettendo agli ausiliari privati di sosta di fare multe quasi dappertutto”. Una “privatizzazione” diffusa che riguarda "le zone in cui esistono spazi in convenzione, quindi tutti i quartieri in cui ci sono le strisce blu”.

Per il deputato di Forza Italia, al di là della volontà da parte dei singoli partiti, si tratta di uno “sgarbo sul piano politico e dei rapporti istituzionali” da parte della maggioranza. Baldelli lancia allora una provocazione ai suoi colleghi di Movimento 5 Stelle e Lega: “La richiesta che ho fatto è quella di prendersi la responsabilità di bocciare il mio provvedimento e poi approvare l’emendamento”.

L’emendamento del Pd: cosa cambia per le multe

L’obiettivo della proposta di modifica presentata dal Pd viene spiegata a Fanpage.it dallo stesso Davide Gariglio: “Si tratta di una norma ricognitiva con cui abroghiamo tutte le leggi sul tema e unifichiamo tutta la disciplina in un unico articolo del Codice della strada”. La norma dovrebbe passare con alcune modifiche richieste dalla maggioranza e servirà per “definire cosa possono fare gli ausiliari del traffico e della sosta, cioè i dipendenti comunali o di alcune società che oggi possono fare le multe solo sugli stalli blu e sulle auto parcheggiate fuori dallo stallo blu e in modo tale da impedirne l’uso”. L’emendamento stabilisce che gli ausiliari potranno elevare multe “nell’area (intesa come zona o quartiere, ndr) indicata dal comune come area di sosta a pagamento”.

La maggioranza ha fornito alcune indicazioni che ora il firmatario dell’emendamento deve decidere se accettare o meno per arrivare all’approvazione del testo. La prima è quella di escludere dalla normativa i casi di divieto di fermata (oltre a quello di sosta). Inoltre la maggioranza non vuole “scrivere nella legge che questi funzionari siano riconosciuti come pubblici ufficiali”. Ancora, la prima versione del testo prevedeva la facoltà per gli ausiliari di rimozione del veicolo, ipotesi che la maggioranza chiede di escludere. Le richieste di modifica, comunque, dovrebbero essere accettate e si dovrebbe così arrivare all’approvazione dell’emendamento.

La posizione del Movimento 5 Stelle

La posizione del Movimento 5 Stelle sul tema viene espressa, attraverso una nota, da Diego De Lorenzis, vicepresidente del M5s in commissione Trasporti alla Camera:

Durante i lavori per la modifica del nuovo codice della strada rispetto ai temi della sicurezza stradale e della mobilità, abbiamo avuto modo di confrontarci con le richieste degli enti locali e riteniamo che la polizia locale abbia necessità di un supporto, perché spesso impegnata in moltissimi compiti assai più urgenti e gravosi. La decisione della commissione Trasporti, quindi, di dare parere favorevole ad una proposta delle opposizioni di ampliare il potere d'intervento degli ausiliari della sosta, rispetto ad un’altra che invece mirava a limitarli, dimostra l’intento di questa maggioranza, ovvero quello di usare il buon senso. Infatti, daremo la possibilità ai sindaci stessi di nominare i soggetti che andranno a supporto degli ausiliari, che avranno il potere di prevenzione e verifica delle violazioni relative alla sosta, solo nelle aree di concessione e non su tutto il territorio comunale. Personale che dovrà avere un’adeguata formazione, oltre a sostenere un esame specifico presso la motorizzazione. Si tratta di una questione che non potevamo affrontare senza tener conto delle richieste di tutti gli attori coinvolti, e dobbiamo mettere le amministrazioni locali nelle migliori condizioni possibili per poter gestire al meglio la sicurezza e la mobilità urbana. In questo modo mettiamo finalmente un argine alla sosta selvaggia, andando incontro agli interessi di tutti gli utenti della strada.

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