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Class action, ok al Senato: le azioni potranno essere intraprese online

Il ddl sull’azione di classe è stato approvato al Senato: non si tratta più di consumatori ma di individui e organizzazioni, sarà possibile fare richieste dal portale telematico. Esulta il ministro Bonafede: “Le grandi aziende dovranno comportarsi correttamente”. Critiche da Forza Italia: “Penalizzate le imprese”
A cura di Tommaso Coluzzi
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Con 206 sì, 44 astenuti e un voto contrario, il Senato ha dato il via libera definitivo al disegno di legge sull'azione di classe. Il ddl è composto da sette articoli e sposta la disciplina dal Codice del consumo al Codice di procedura civile, eliminando i riferimenti a consumatori e interessi collettivi: "I diritti individuali omogenei sono tutelabili anche attraverso l'azione di classe", si allarga così l'ambito di applicazione. Chiunque appartenente ad una "classe", ma anche "un'organizzazione o un'associazione senza scopo di lucro", può avviare una class action che può essere "esperita nei confronti di imprese – enti gestori di servizi pubblici o di pubblica utilità – fatte salve le disposizioni in materia di ricorso per la pubblica amministrazione".

La domanda potrà essere effettuata esclusivamente davanti alla "sezione specializzata in materia di impresa". Una volta accettata la richiesta si hanno sessanta giorni di tempo per proporre altre azioni di classe sugli stessi fatti, che verranno poi aggregate all'azione principale. Poi, in un'ordinanza in cui ammette la class action, il tribunale deve fissare un termine tra i 60 e i 150 giorni, in cui, tramite il portale telematico del ministero della Giustizia, altri "soggetti portatori di diritti individuali omogenei" possono unirsi all'azione.

Esulta su Facebook il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, che cita il film di Soderbergh "Erin Brockovich – Forte come la verità" per raccontare l'azione di classe. "In Italia fino ad ora era limitata ai consumatori e aveva diversi paletti che l'avevano resa inutilizzabile, noi abbiamo fatto diventare la class action uno strumento generale, cioè i cittadini ogni volta che vengono lesi possono unirsi e far valere i loro diritti tutti insieme". I punti importanti, sottolinea Bonafede, riguardano le imprese, sia le piccole imprese "che grazie a questa legge possono unirsi se un loro diritto è stato leso", sia per le grandi aziende che dovranno "comportarsi correttamente".

Contraria al ddl Forza Italia, con Lucio Malan, vicepresidente vicario dei senatori, che ha sottolineato come siano ben viste "misure sulla class action che tutelino i consumatori, ma lo squilibrio – che metteva più potere in mano alle grandi imprese – con questo ddl viene rovesciato e produce un effetto punitivo per le aziende".

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