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Cisl, oltre 200 mila lavoratori a rischio

Sono in cassa straordinaria e in deroga e quindi rischiano di essere mandati a casa. Circa 120.000 lavoratori coinvolti in vertenze al tavolo di crisi ministeriale.
A cura di Biagio Chiariello
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Ci sono 208.283 lavoratori, coinvolti in cassa integrazione straordinaria e in deroga, che rischiano di perdere il lavoro in Italia. A lanciare l'allarme è l'Osservatorio della Cisl. "Da una nostra elaborazione sui dati Inps, che tiene conto del tiraggio verificatosi nel 2012 e che esclude le persone collocate in cassa integrazione ordinaria, considerando quindi i soli lavoratori equivalenti coinvolti in cassa straordinaria e in deroga che possono più facilmente preludere ad una perdita del posto di lavoro, i lavoratori equivalenti a rischio di perdita del lavoro sono 208.283".Si tratta di "un numero in calo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno ma ancora pericolosamente alto", ha spiegato la Cisl. "In concreto il numero è più elevato, considerando che una parte dei lavoratori in cassa integrazione ha un contratto part-time e che la cassa integrazione non sempre è a zero ore".

Secondo l’Osservatorio Industria della Cisl, la crisi economica condiziona ancora il tessuto industriale italiano, e all’inizio del 2014 le vertenze ancora aperte al ministero dello Sviluppo economico erano 159 per circa 120.000 lavoratori interessati. Il sindacato sottolinea poi come gli esuberi siano circa il 15% degli occupati complessivi delle imprese coinvolte, 18 delle quali (per 2.300 dipendenti) hanno dichiarato la cessazione di attività. Nel 2013 sono stati invece firmati 62 accordi che hanno consentito di evitare oltre 12.000 riduzioni di organico, spiega ancora la Cisl che ricorda i tavoli aperti e ancora in corso sulle pesanti ristrutturazioni in Finmeccanica e in Fincantieri.

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