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Cinderella apre la stagione di balletto del Teatro Alla Scala

La Cinderella scaligera di Mauro Bigonzetti, nel rispetto della tradizione, va in scena con le etoile Roberto Bolle e Polina Semionova da stasera al 15 gennaio 2016.
A cura di Massimiliano Craus
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Cinderella - Polina Semionova e Roberto Bolle, ph. Marco Brescia e Rudy Amisano
Cinderella – Polina Semionova e Roberto Bolle, ph. Marco Brescia e Rudy Amisano

Quasi un mese di grande danza al Teatro Alla Scala di Milano, a dieci anni di distanza dall'ultima apparizione di una Cenerentola al Piermarini, eppure già si grida ai sold out dei prossimi giorni. Per la consueta nuova produzione scaligera di balletto si è puntato diritto al coreografo italiano più amato all'estero, quel Mauro Bigonzetti che torna al Massimo meneghino ormai per la quinta volta. Eppure stavolta è come se fosse la prima, a suo dire, soprattutto perché il coreografo si è innanzitutto cimentato con un ballettone del repertorio classico e poi, non da meno, impiegando l'intero corpo di ballo per la sua messinscena più sontuosa da quelle parti. Ma andiamo con ordine. Il Teatro Alla Scala riporta Cenerentola a casa, qui con il nome caro a Rudolf Nureyev di Cinderella, con un obiettivo che solo in parte accontenterà gli amanti delle rivisitazione dei classici a tutti i costi. Qui Mauro Bigonzetti ha spiegato a più riprese di aver rispettato il canovaccio originale, ascoltando e facendo ascoltare ai ballerini l'insegnamento della partitura di Sergey Prokofiev senza alcuna manipolazione. Il titolo di questi giorni consegnerà al pubblico appassionato un lavoro meno di Mauro Bigonzetti e più della tradizione, smentendo in parte le previsioni rivoluzionarie del testo e della coreografia. Egli stesso ha invece rimarcato l'adattamento del suo lavoro ai corpi ed alla tecnica dei danzatori a disposizione, non rinunciando tuttavia a plasmarne lo stile a proprio piacimento. Naturalmente non stiamo qui a raccontare le vicende di Cinderella, né le atmosfere fantastiche e fiabesche delle pagine di Charles Perrault. Il pubblico ritroverà tuttavia la consueta passerella dei personaggi e la loro caratterizzazione. Per questo motivo la scelta artistica di Mauro Bigonzetti è stata molto chiara e netta: nel balletto non c’è  una specifica collocazione storico-geografica, non ci sono elementi materici in scena, non ci sono oggetti. Lo spazio, il focus, è tutto concentrato sulla danza, sulla connessione tra danza, musica e storia. L’ambiente è sospeso, quasi da sogno; non ci sarà una scenografia materica ma virtuale, in 3d, in prospettiva teatrale con le proiezioni che creano le atmosfere e gli ambienti della storia, con  prospettive e profondità di campo. E in un mix fra tradizione e tecnologia, nei costumi di Maurizio Millenotti ci saranno rimandi al Settecento e all’Ottocento, ma con interpolazioni di grande effetto che confermano una grande componente di magia, lasciando inalterato il valore simbolico e drammaturgico della storia.

Polina Semionova è la nuova Cinderella per il Principe Roberto Bolle

Cinderella - Polina Semionova e Roberto Bolle, ph. Marco Brescia e Rudy Amisano
Cinderella – Polina Semionova e Roberto Bolle, ph. Marco Brescia e Rudy Amisano

Cast di primissimo ordine per la nuova produzione scaligera e prima rappresentazione di balletto della stagione appena cominciata. La Cinderella di Mauro Bigonzetti si fa ancora più preziosa con la presenza scenica della moscovita Polina Semionova al fianco del divo Roberto Bolle, in un pas de deux che il coreografo avrà senz'altro cucito su misura sulle due etoile. Si è già scritto della fedeltà al titolo griffato da Mauro Bigonzetti, non se ne può dunque tacere la paternità delle luci di Carlo Cerri, nonché il disegno scenografico ed il design video di Alessandro Grisendi e Marco Noviello. Un team di alto profilo a cornice della povera Cinderella resa ricchissima da un largo uso delle nuove tecnologie, protagonista peraltro di un crescendo coreografico in cui Polina Semionova saprà ritagliarsi il suo immancabile momento di gloria. L'etoile russa sarà Cinderella e Roberto Bolle il Principe in diverse recite a partire dall’apertura, mentre gli omologhi verranno interpretati anche da Nicoletta Manni con Christian Fagetti e la sera del 31 dicembre accanto al principal del Royal Ballet Federico Bonelli; Virna Toppi ed Antonina Chapkina con Jacopo Tissi ed infine Alessandra Vassallo con Marco Agostino per un tourbillon di nomi, cognomi, rappresentazioni ed emozioni in rapida successione. Che il titolo di Charles Perrault fosse garanzia di successo non v'è dubbio per cui, a beneficio della comunità coreutica di ogni dove, il direttore uscente del corpo di ballo scaligero Makhar Vaziev ha pensato bene di arricchire di contenuti la prima stagionale con la suspance tipica dell'equazione tra il coreografo innovatore ed il balletto di tradizione. A questo punto c'è un mese di grande danza per tirare le somme.

Mauro Bigonzetti durante le prove di Cinderella
Mauro Bigonzetti durante le prove di Cinderella
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