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Cina. Studenti 16enni bruciano vivi dieci cuccioli: “La madre ci ha morsi”. Diffuso il video

Il filmato degli adolescenti che bruciano uno dei cagnolini è diventato virale a Xuzhou, nell’est della Cina. Uno dei due ragazzini si è poi difeso sostenendo che la madre lo aveva morso e così ha scelto di vendicarsi sui suoi dieci cuccioli. Gli studenti se la sono cavata con un “avvertimento” da parte degli insegnanti.
A cura di Biagio Chiariello
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Una storia raccapricciante, l’ennesima crudeltà sugli animali, quella che arriva dalla Cina. Due studenti 16enni hanno prima ammazzato barbaramente un cane, poi hanno bruciato vivi i suoi dieci cuccioli. Una storia dell’orrore che arriva da Xuzhou. I filmati dello scempio sono stati ampiamente condivisi sulle chat di gruppo online locali. Nonostante siano stati condannati pubblicamente, non certo solo dalle associazioni animaliste, i due ragazzini se la sono cavata con un avvertimento verbale da parte degli insegnanti del loro istituto superiore. La notizia è stata divulgata dal gruppo Pets Adoption Center, che ha ricevuto segnalazioni dai residenti di Xuzhou in merito ad un video della durata di circa cinque minuti, diventato virale dal 16 maggio a seguito della pubblicazione sui social. Si vedono i due ragazzi, che studiano presso la No. 13 Middle School nella provincia di Jiangsu, che prendono a calci un cucciolo che guaisce, visibilmente terrorizzato. Quindi gli versano della benzina addosso e gli danno fuoco.

Uno dei due 16enni afferma che uno dei cani, sembra la madre dei cuccioli, lo avrebbe morso, come rivelato da PETA Asia al Daily Mail. Secondo Beijing News, decine di residenti locali si sono poi radunati all’esterno della scuola e delle case degli studenti coinvolti. La Polizia di Quan Shan ha pubblicato un avviso su Weibo, un equivalente cinese di Twitter, in cui assicura che sulla vicenda è stata inaugurata un'indagine. La Xuzhou Middle School ha successivamente comunicato che gli insegnanti avrebbero costituito “un team” per condurre a loro volta “un'inchiesta” sulla questione. “Abbiamo contattato gli studenti e i loro genitori e abbiamo dato loro degli avvertimenti verbali. Gli studenti hanno espresso il loro profondo rammarico e le loro sincere scuse per gli errori commessi” si legge nel comunicato.

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