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Cina, figli “mammoni” all’Università: dormono con mamma e papà in tenda all’accademia

Noi italiani siamo troppo legati ai genitori, ma non siamo i soli. In Cina, i familiari, per rendere meno dolorosa e difficile la separazione dai figli, decidono di accamparsi in tenda all’interno delle stesse università.
A cura di Biagio Chiariello
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Si dice che i giovani italiani siano tutti un po’ mammoni, ma a leggere quanto scrive Quartz viene da pensare che quelli cinesi li battono di gran lunga. Con la fine dell’estate, inizia l’università e le accademie di tutto il Paese si preparano ad accogliere le nuove matricole. E con loro anche mamma e papà. Eh già, perché, con il sostegno anche degli atenei, anche i genitori fanno compagnia ai loro ragazzi per l’inizio del semestre in quelle che vengono definite le “tende dell’amore”. Si tratta di alloggi di fortuna allestiti nei vari campus. Lo scopo è quello di far stare mamma e papà vicino al proprio figlio per il tempo necessario all'adattamento alla vita universitaria. All’inizio, nel 2012, il rito era ‘prerogativa’ dell’università di Tianjin. Nel corso del tempo, però, anche altre università lo hanno emulato.

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Il fatto è che la maggior parte delle famiglie cinesi ha un solo figlio a causa della politica statale (denominata, appunto, “del figlio unico”) risalente al 1979 per fronteggiare la sovrappopolazione e questo vuol dire che anche per i genitori il momento della separazione non è semplice da gestire. Come detto, la pratica è diffuso già da anni. Anche se nei tempi passati, l’università dava la possibilità ai genitori di sistemarsi solo nelle aule vuote, senza veri e propri posti letto. L’aumento esponenziale delle richieste, quest’anno ha portato ad allestire 550 tende presso la Tianjin University, mentre le 28 dell’Università di Shantou sono fornite di aria condizionata, acqua e doccia calda nella palestra in cui sono state installate. E attenzione, perché in molti casi non sono i soli genitori ad accompagnare la matricola: specialmente quelle provenienti da province più remote, si portano indietro l’intera famiglia, con zie, zii, nonni e cugini: l'anno scorso, uno studente dell'Università di Anhui è stato accompagnato da 14 membri della sua famiglia.

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