Ciclista professionista muore a 23 anni stroncato da un infarto
Morire a 23 anni per un infarto. Attacco cardiaco, sarebbe questa la causa del decesso di Jimmy Duquennoy, 23 anni, ciclista professionista belga, rivenuto senza vita nella sua abitazione di Tournai. A rendere pubblica la news è stato il suo team, la WB Aqua Protect Veranclassic. "Sabato mattina abbiamo ricevuto la terribile notizia della morte di Jimmy Duquennoy – si legge nel comunicato della società -. Jimmy è morto improvvisamente venerdì sera, a casa sua. Era il ragazzo più gioviale, più gentile, più aperto. Aveva iniziato la sua carriera nella nostra formazione giovanile Color-Code-Aquality Protect prima di realizzare il suo sogno di diventare professionista con la Wallonie Bruxelles nel 2016. Siamo vicini alla famiglia e ai parenti di Jimmy".
Cosa è successo? Com'è possibile che il cuore di un giovane sportivo si fermi all'improvviso? Tra dolore e incredulità è la domanda che accomuna compagni di squadra e i parenti più stretti. Duquennoy aveva gareggiato mercoledì scorso anche se la sua prestazione nel Sparkassen Münsterland Giro non era stata delle migliori e aveva scelto di ritirarsi. La gara tedesca è una classica di fine stagione che Jimmy Duquennoy ha affrontato dopo un decimo posto ottenuto nella Dwars door West-Vlaanderen e nella prima tappa del Giro di Croazia. Aveva partecipato anche alla Parigi-Roubaix rimediando, però, una brutta caduta.
Eravamo insieme, stava bene – ha raccontato il direttore sportivo della squadra, Frédéric Amorison -. E’ una cosa terribile anche perché dai test effettuati a inizio stagione non era emersa alcuna anomalia.
La morte di Jimmy Duquennoy riporta alla memoria altri decessi avvenuti di recente e sempre per arresto cardiaco. Si tratta di altri due giovani belgi: quest'anno il 23enne Michael Goolaerts durante la Parigi-Roubaix e il 22enne Daan Myngheer al Criterium International 2016.