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Choc anafilattico dovuto ad una forte reazione allergica: così è morta Chiara, 24 anni

La 24enne è deceduta domenica scorsa dopo essere stata a cena col fidanzato e due amici in un agriturismo. Proprio il ragazzo, Nicola, ora sotto choc, afferma che proprietari e staff conoscevano “alla perfezione” l’allergia al latte e alle uova di Chiara. “Mi è morta tra le braccia, non sono riuscita a salvarla” dice il giovane.
A cura di Biagio Chiariello
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Choc anafilattico dovuto a una forte reazione allergica. Non ci sono più dubbi sulle cause della morte di Chiara Ribechini, la 24enne di Navacchio (frazione del comune di Cascina, in provincia di Pisa) scomparsa domenica sera mentre tornava in auto da un ristorante di Colleoli dopo aver cenato con il fidanzato e due amici. Lo ha stabilito l'autopsia eseguita oggi dal medico legale, Marco Di Paolo, che, secondo quanto si è appreso, ora dovrà effettuare una serie "di analisi chimico-alimentari per cercare di individuare l'allergene" che ha ucciso la giovane. La salma sarà restituita domani alla famiglia. Nel pomeriggio i carabinieri del Nas insieme ai tecnici dell'Asl, su delega della procura pisana, sono tornati presso l'agriturismo dove si trova il ristorante nel quale ha cenato Chiara per acquisire materie prime e residui alimentari in cucina per poi dissequestrare il locale e permettere al ristorante di riaprire quanto prima. Entro domani, riferiscono fonti investigative, saranno sentite anche le persone che hanno trascorso la serata con Chiara e dello staff del ristorante. Gli inquirenti sono in attesa dei risultati delle analisi scientifiche sui tessuti e sui prelievi dei succhi gastrici, effettuati in sede di autopsia, e sui campioni di vomito, repertati nell'immediatezza dei fatti dai carabinieri, per cercare di individuare le cause esatte che hanno determinato lo choc anafilattico. La 24enne era allergica al latte e ai suoi derivati e alle uova.

Il fidanzato di Chiara è sconvolto

“Mi è morta tra le braccia” ha raccontato il fidanzato Nicola. “Stava malissimo. Abbiamo capito subito che non c'era un minuto da perdere. Dopo aver chiamato il 118, ho guidato a tutta velocità per andare incontro all'ambulanza” ha ricordato il ragazzo in un’intervista al quotidiano La Nazione. “Volevamo accelerare i tempi, arrivare quanto prima in ospedale” ha confidato Nicola Gabriellini a suo padre. Il giovane ha raccontato che quando ha visto Chiara che respirava sempre peggio si è fermato lungo la strada. “Le ho aperto la bocca, ho provato a tirarle fuori la lingua per non farla soffocare. È stato tutto inutile. Babbo – ha detto Nicola – mi è morta tra le braccia”. Stando a quanto riferito dal ragazzo, la decisione di mangiare nel “nostro solito” agriturismo è stata presa proprio “per stare tranquilli, perché proprietari e staff ormai sono nostri amici e conoscono alla perfezione l'allergia al latte e alle uova di Chiara”. Dopo cena però, la 24enne si è sentita male e ha immediatamente utilizzato il kit che portava sempre con sé per le emergenze. Gli amici hanno chiamato il 118 ma i soccorsi sono stati inutili. Chiara è morta poco dopo.

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