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Chieti, ragazzo di 24 anni morso da uno squalo blu mentre fa il bagno a pochi metri dalla riva

Il giovane è stato morso al polpaccio da una verdesca, anche chiamata squalo blu, ed ha riportato profonde ferite suturate con 20 punti.
A cura di Davide Falcioni
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Paura a Torino di Sangro, in provincia di Chieti, dove un ragazzo di 24 anni è stato morso da una verdesca, ovvero uno squalo azzurro, mentre giocava a pochi metri dalla riva insieme a degli amici. Il fatto risale a Ferragosto. Il piccolo esemplare di squalo ha azzannato il giovane a un polpaccio per poi allontanarsi. Due giorni fa il 24enne di ritorno dal Pronto soccorso di Lanciano, dove è stato medicato con un referto che parla di "morso da animale acquatico",  ha riferito l’accaduto. "Mentre con un amico ero in acqua all’altezza delle ginocchia ho sentito uno strappo al polpaccio e una fitta dolorosa. Ho guardato in mare e ho visto un grosso pesce con una pinna caudale che si allontanava. Sono uscito dall’acqua ed ho iniziato a perdere molto sangue". Dopo aver prestato il primo soccorso al 24enne alcuni pescatori hanno riconosciuto il morso di una verdesca. Al ragazzo sono stati applicati 20 punti di sutura.

La verdesca, o blu shark, è ampiamente diffusa nel Mar Mediterraneo, dove vive normalmente a 80-220 metri di profondità, raggiungendo anche i 1.000 metri e solo saltuariamente portandosi in acque vicine alla riva. Si tratta di uno squalo che abitualmente di nutre di piccoli pesci e molluschi, ma che in alcuni casi può arrivare ad aggredire prede molto più grandi. Dal punto di vista ecologico lo squalo blu è considerato dall'IUCN una specie “quasi esposta a minaccia”.

Quello di Torino di Sangro è uno dei rari casi in cui una verdesca ha attaccato un uomo: gli episodi di questo genere sono saltuari, non mortali per le vittime e generalmente legati a casualità. La verdesca ha comunque una certa imprevedibilità comportamentale, soprattutto durante la riproduzione o nei momenti di frenesia alimentare, che può renderla molto minacciosa.

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