Chieti, Ludovica fu drogata dal padre: ansiolitico nel sangue. I risultati dell’autopsia
Ora non ci sono più dubbi. La piccola Ludovica, la bimba uccisa dal padre, Fausto, è stata sedata. A decretarlo sono stati i risultati dell'autopsia sul corpicino della bimba di 10 anni: i medici hanno infatti trovato "un quantitativo notevole di benzodiazepine", un medicinale usato per i disturbi d'ansia. Fausto Filippone, il pomeriggio di domenica 20 maggio, si è ucciso gettandosi da un viadotto sulla A 14, nei pressi di Francavilla a Mare, dopo estenuanti trattative con le forze dell’ordine, e dopo aver fatto precipitare dallo stesso viadotto la figlioletta. Prima ancora aveva ammazzato la moglie Marina, gettandola da un balcone a Chieti.
La tragedia di Chieti
Una delle ipotesi vagliate dagli inquirenti è che l’uomo avesse drogata la figlioletta con un sonnifero prima di gettarla dal ponte. “La bambina era seduta sul parapetto col padre, poi l'uomo la spinta giù: era come stordita, in totale stato di shock, con una condizione emozionale di tipo inibitorio, è caduta per 40 metri senza un urlo", aveva detto il professor Massimo Di Giannantonio, ordinario di psichiatria all'Università di Chieti, il mediatore che per almeno 7 ore aveva tentato di far desistere Filippone dal portare a termine il suo piano criminale, suicidandosi. Alla fine si ore si è ucciso anche lui.
Trovata una siringa e 50 grammi di cocaina
Sulla base degli esami conclusi in giornata odierna, gli investigatori sono al lavoro per capire come mai nell'auto del manager 49enne ci fossero una siringa e un bicchiere di plastica contenente 50 grammi di cocaina mista ad altra sostanza sulla cui natura sono ancora in corso accertamenti. Sarà a questo punto, importante capire perché Filippone avesse con sé questo quantitativo di sostanze stupefacenti che non risultano presenti nel corpo così come dichiarato dal medico
legale Cristian D'Ovidio. Non sono state rintracciate sostanze neanche nel corpo di Marina Angrilli, la moglie di Filippone, caduta a causa di una spinta del marito da un balcone di un palazzo di Chieti.