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Chieti, bimba di 4 anni denuncia alla zia le molestie subite: nei guai il nonno

La Procura di Chieti sta indagando su un caso di presunta violenza sessuale ai danni di una bambina di 4 anni. A raccontare l’episodio sarebbe stata proprio la piccola, mettendo nei guai il nonno, 65 anni, che interrogato dalle forze dell’ordine, si è avvalso della facoltà di non rispondere.
A cura di Ida Artiaco
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L'avrebbe toccata nelle parti intime mentre era a casa con lui e si accingeva a fare il riposino pomeridiano in camera da letto insieme agli altri cuginetti. Ma la vittima, 4 anni, ha raccontato l'episodio alla zia, che ha a sua volta allertato i genitori, denunciando il nonno della piccola. L'uomo, 65 anni, è ora accusato di violenza sessuale aggravata sulla sua nipotina. Un episodio, questo, sul quale sta cercando di far luce la Procura di Chieti, dove si sono verificati i fatti, e che ha fatto anche scattare una misura cautelare nei confronti del presunto aggressore: non potrà avvicinarsi ai luoghi frequentati abitualmente dalla minore né avere alcun dialogo con lei, per evitare la reiterazione di simili reati.

Tutto sarebbe avvenuto qualche settimana fa in un paese alle porte di Chieti. La bambina si trovava a casa dei nonni, poco dopo l'ora di pranzo. Oltre al presunto aggressore, vi erano nella stessa abitazione anche la zia della piccola e i cugini, tutti minorenni. Dopo averli messi a letto per il riposino pomeridiano, il 65enne avrebbe cominciato a toccare la bimba. Quest'ultima, una volta uscita dalla stanza, avrebbe raccontato l'episodio alla zia, che ha riferito ai genitori della vittima il grave episodio, facendo partire la segnalazione alla Questura di Chieti. Il pm Lucia Anna Campo, che coordina l’inchiesta, ha chiesto e ottenuto dal Tribunale il provvedimento per evitare che l’uomo potesse continuare ad avere contatti con la presunta vittima delle molestie. Durante l’interrogatorio di garanzia l’indagato ha scelto di non rispondere alle domande del giudice. La Procura, invece, potrebbe chiedere l’incidente probatorio. L'indagine, dunque, è ancora agli inizi e tutte le accuse sono da verificare. Probabilmente, come accaduto in casi analoghi, sarà necessario nominare un esperto per valutare la capacità di testimoniare, di raccontare e di rapportarsi con la realtà che la circonda di una bambina così piccola.

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