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Chiese, castelli ed eremi ai privati, ma il bando del ministero è un flop

Il 16 gennaio scorso è scaduto il bando pubblico per la concessione ad associazioni e fondazioni no profit di 13 beni demaniali culturali, ma al bando promosso dalla Direzione Generale Musei hanno risposto soltanto in 7. Nemmeno uno dei beni al Sud.
A cura di Redazione Cultura
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Albugnano, Abbazia di Vezzolano
Albugnano, Abbazia di Vezzolano

Il bando è scaduto il 16 gennaio scorso. Chiese e castelli, certose e ville storiche, abbazie ed eremi al centro dell'iniziativa promossa dalla Direzione Generale Musei che intendeva affidare ad "associazioni e fondazioni senza fini di lucro alle quali concedere in uso beni immobili del demanio culturale dello Stato, per i quali attualmente non è corrisposto alcun canone e che richiedono interventi di restauro". Purtroppo, però, sono state appena sette le risposte per i tredici monumenti messi all'asta, sei di questi sono stati del tutto snobbati. Un flop, senza dubbio.

Questi i beni demaniali messi a bando per cui si poteva chiedere la concessione d’uso finalizzata alla realizzazione di un progetto di gestione del bene che ne assicuri la corretta conservazione, l’apertura alla pubblica fruizione e la migliore valorizzazione:

  1.  Chiesa di San Pietro ad Oratorium a Capestrano nell’aquilano, canone annuale di 595,30 euro.
  2. Chiesa di San Barbaziano, a Bologna, 4.430 euro.
  3. CastelloMuseo nazionale Naborre Campanini a Canossa, nel reggiano, 760 euro.
  4. Villa Giustiniani a Bassano Romano, nel viterbese, 18.920 euro.
  5. Certosa di Trisulti a Collepardo, nel frusinate, 14.658 euro.
  6. Abbazia di Santa Maria di Vezzolano ad Albugnano nell’astigiano, 19.100 euro.
  7. Castello di Moncalieri, nel torinese, 12.335 euro.
  8. Abbazia di Soffena a Castefranco di Sofra, nell’aretino, 1.271 euro.
  9. Eremo di San Leonardo al Lago a Monteriggioni, nel senese, 1.215 euro.
  10. Villa Brandi a Vignano, nel senese, 14.100 euro.
  11. Castello Bufalini a San Giustino, nel perugino, 12.180 euro.
  12. Villa del Colle del Cardinale a Perugia, 14.100 euro.
  13. Villa del Bene a Dolcè, nel varesotto, 4.713 euro.

Come è facile evincere da questo elenco, nemmeno un bene monumentale messo a bando risiede nel Sud Italia. Al bando, sottoscritto dal direttore generale dei Musei Ugo Soragni, hanno aderito solo sette tra associazioni e fondazioni no profit religiose e laiche: Italia Nostra, il Fondo Ambiente Italiano, la cooperativa Eta Beta, i Cavalieri dell'Ordine di Malta, l'Accademia nazionale delle arti Castello di Petronio di Todi, la proloco di Volargne. E la Dignitatis Humanae Institute, fondazione cattolica di orientamento conservatore per la promozione della dottrina sociale della Chiesa.

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