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Chiede di non lavorare di notte durante il Ramadan: l’azienda lo trasferisce “per punizione”

Il caso, denunciato dalla Cisl, di un giovane commesso musulmano. Si tratta della stessa azienda che aveva trasferito a cento chilometri di distanza una commessa che si era rifiutata di lavorare il 31 dicembre.
A cura di Biagio Chiariello
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Aveva chiesto di non lavorare la notte durante il Ramadan. In tutta risposta l’azienda lo ha trasferito in un’altra sede. Per “punizione”. A denunciarlo è la Fisascat Cisl. Sfortunato protagonista è un musulmano, commesso dell’Eurospin di Orbassano, in provincia di Torino. Stando alle ricostruzioni, il lavoratore si è presentato regolarmente al lavoro nel supermercato ma gli è stato impedito l’accesso e sono intervenute le forze dell'ordine. Secondo alcune testimonianze, il commesso si sarebbe anche sentito male e, in seguito all'intervento dell'ambulanza, sarebbe stato poi trasportato in ospedale. Il caso è stato denunciato da Sabatino Basile della Fisascat Cisl:  “Un nuovo episodio inaccettabile e gravissimo – commenta il sindacalista -, l'atto commesso è profondamente discriminatorio e non tiene conto non solo dei contratti ma neppure delle esigenze legate a un altro credo".

C’è da dire che la stessa azienda, in passato, era stata accusata di un altro grave gesto nei confronti di una propria dipendente. Lo scorso anno, infatti, una commessa dell'Eurospin di Susa si era rifiutata di lavorare nella notte del 31 dicembre e, per punizione, era stata trasferita in un'altra sede a 100 chilometri di distanza. Un duro colpo per la 40enne, sposata con due figli piccoli e un marito disoccupato, che aveva accusato una crisi di ansia ed era svenuta tra gli scaffali, in mezzo ai clienti basiti. La diagnosi del Pronto soccorso di Susa: “Stress da lavoro, riposo assoluto per una settimana”. “Non è la prima volta che questo marchio della grande distribuzione si comporta in maniera ostile con chi non vuol lavorare la domenica e ha tutti i diritti per farlo” aveva puntualizzato lo stesso Basile.

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