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Reazione allergica dopo la cena, domani l’autopsia. I genitori: “Morte di Chiara non sia vana”

Sarà eseguita domani l’autopsia su Chiara Ribechini, la 24enne di Navacchio (Pisa), morta per una reazione allergica dopo avere cenato in un ristorante. L’esame autoptico dovrà accertare le cause che hanno determinato lo choc anafilattico che in pochi minuti ha ucciso la giovane, soggetto allergico da molti anni e cliente abituale del ristorante dove aveva trascorso la serata.
A cura di Susanna Picone
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Sarà eseguita nella giornata di domani l'autopsia su Chiara Ribechini, la ragazza di ventiquattro anni di Navacchio (Pisa) morta domenica sera per una reazione allergica dopo avere cenato in un ristorante del Pisano. Il conferimento dell'incarico al medico legale Marco Di Paolo è stato fatto contestualmente all'apertura di un fascicolo con l'ipotesi di reato di omicidio colposo per la quale risulta iscritta nel registro degli indagati Rita Astinenti, amministratrice dell'azienda agricola dove la giovane aveva cenato insieme al fidanzato e agli amici. L’autopsia dovrà accertare le cause che hanno determinato lo choc anafilattico che in pochi minuti ha ucciso Chiara.

Nel ristorante conoscevano le esigenze della ragazza – La ventiquattrenne era un soggetto allergico da molti anni e al ristorante conoscevano le sue esigenze. Era infatti una cliente abituale del locale dove aveva trascorso la serata domenica scorsa. Allergica a latte e uova, da quanto si apprende Chiara aveva ordinato una vellutata di piselli in crosta di pane, bruschette e penne al ragù di cinghiale. Alimenti che non avrebbero dovuto farle del male ma purtroppo Chiara ha avuto una crisi mentre tornava a casa. La giovane ha subito utilizzato i medicinali che portava sempre con sé per gestire reazioni allergiche, ma stavolta tutto è stato inutile. E inutile è stato anche l'intervento di un'ambulanza del 118 chiamata dagli amici della ragazza.

L'iniezione sulla gamba non è stata sufficiente – I carabinieri hanno già sequestrato il kit di farmaci salvavita e anche campioni del vomito provocato dalla reazione. Da quanto emerso, l'iniezione di adrenalina per tentare di bloccare la reazione allergica sarebbe stata fatta sulla gamba di Chiara Ribechini, ma non è chiaro se l'ago si sia piegato o meno causando un'assunzione non sufficiente del farmaco. Dubbi sui quali dovranno dare ora risposte le indagini della procura pisana.

Indagini su un pranzo di nozze nello stesso locale – “Nell’agriturismo c’era un matrimonio, molta gente e confusione. Così avevamo pensato di cambiare ristorante. Poi abbiamo deciso di restare. Se andavamo via, chissà forse Chiara sarebbe ancora viva”. Questo, secondo quanto scrive Il Corriere della Sera, è quanto hanno raccontato gli amici della ragazza agli investigatori. Anche su quel matrimonio adesso i carabinieri stanno indagando: la confusione potrebbe aver contribuire a provocare un’involontaria contaminazione di alimenti poi sarebbero finiti nel piatto della giovane allergica.

I genitori: "La morte di Chiara non sia vana" – "In questo momento vogliamo solo che la morte di Chiara non sia stata vana e per questo rivolgiamo un appello a tutti affinché di queste forme allergiche si parli senza reticenze o paure di discriminazioni", hanno detto all'Ansa, tramite il loro legale Francesca Zuccoli, Michela Bargagna e Massimo Ribechini, i genitori della ventiquattrenne.

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