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Chiamano per 3 volte l’ambulanza ma per gli operatori non è grave, bimbo di 6 anni muore

Nessuno dei tre operatori del servizio di emergenza che ha risposto è riuscito a cogliere la gravità delle sue condizioni. Solo alla quarta chiamata quel codice verde si è trasformato in codice rosso e il bimbo è stato trasportato d’urgenza in ospedale ma era ormai troppo tardi. “Ciò che è più difficile da accettare iè che la morte di Sebastian era completamente evitabile” hanno dichiarato i genitori.
A cura di Antonio Palma
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Quando hanno capito che il loro bimbo di 6 anni peggiorava a vista d'occhio hanno subito chiamato il numero di emergenza per far arrivare un'ambulanza sul posto ma per ben tre volte si sono trovati di fronte a un operatore che ha bocciato la loro richiesta ritenendola non grave. Un ritardo di ore nell'accertare le condizioni del piccolo che alla fine purtroppo si è rivelato fatale. È la tragedia che si è consumata in Gran Bretagna dove il piccolo Sebastian Hibberd è morto per un blocco intestinale diagnosticato molto tardi. Come ricostruito durante una inchiesta sul caso, il bambino si era sentito male per tutto il fine settimana con vomito e diarrea.

Ad un certo punto i genitori hanno deciso di chiedere un'ambulanza ma nessuno dei tre operatori del servizio di emergenza che ha risposto è riuscito a cogliere la gravità delle sue condizioni. Solo alla quarta chiamata quel codice verde si è trasformato in codice rosso e il bimbo è stato trasportato d'urgenza in ospedale ma era ormai troppo tardi. Secondo l'inchiesta, è molto probabile che se le sue condizioni fossero state riconosciute alle 8.44 del mattino, orario della prima chiamata, lui si sarebbe salvato. Il piccolo invece è arrivato al pronto soccorso solo nel pomeriggio e in condizioni disperate. "Ciò che è più tragico e difficile da accettare in tutto questo è che la morte di Sebastian era completamente evitabile" hanno dichiarato i genitori del bimbo, concludendo: "È fondamentale che le indagini portino a cambiamenti nelle procedure per prevenire tragedie analoghe"

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