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Chi sono i ministri del Governo Gentiloni

Il presidente del Consiglio incaricato Paolo Gentiloni ha sciolto la riserva e presentato la squadra dei ministri che formerà il nuovo Esecutivo. Madia, Poletti e Padoan riconfermati, Boschi passa al sottosegretariato alla presidenza del Consiglio al posto di Luca Lotti, che diventa invece ministro dello Sport.
A cura di Charlotte Matteini
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Consultazioni del Presidente del Consiglio incaricato Paolo Gentiloni

Il presidente del Consiglio incaricato Paolo Gentiloni è giunto al Quirinale per sciogliere la riserva e presentare la squadra dei ministri che comporrà il nuovo Esecutivo. Da molte ore stavano imperversando numerose indiscrezioni relative ai presunti cambi di poltrona e uscite di scena di alcuni ministri dell'ex governo Renzi, per esempio il passaggio di Angelino Alfano dal Viminale agli Esteri, l'esclusione della madrina della riforma costituzionale bocciata alle urne Maria Elena Boschi dal governo e l'uscita di scena del ministro del Lavoro Giuliano Poletti per motivi personali. E in effetti qualche cambiamento il neo presidente del Consiglio l'ha effettuato, sia pur mantenendo pressoché immutato l'assetto precedente.

Un governo "fotocopia", quasi, come è stato da più parti definito dalle opposizioni nei giorni scorsi, definizione basata su supposizioni che al momento sembrano parzialmente confermarsi. Sostanzialmente, il governo Gentiloni è un esecutivo di transizione che da una parte mira a proseguire l'attività governativa in continuità con il dimissionario esecutivo Renzi, ma dall'altra parte sembra nascere con una data di scadenza che lo porterà a un'esistenza breve e poco incisiva, la quale sarà sostanzialmente basata sulle modifiche da apportare alla legge elettorale per permettere poi ai cittadini di andare al voto nel giro di pochi mesi, probabilmente già prima dell'estate, evitando però lo scioglimento delle Camere ora, nell'attesa dei rilievi della Corte Costituzionale sull'Italicum.

Ministro dell'Interno – Marco Minniti, calabrese, classe 1956, ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio nel governo Letta con delega ai servizi segreti, riconfermato da Renzi nel 2014, passa al Viminale in sostituzione di Angelino Alfano.

Ministro degli Esteri – Angelino Alfano, ministro dell'Interno uscente passa dal Viminale alla Farnesina, come vociferato nelle ultime ore. Siciliano, già  Ministro della giustizia nel governo Berlusconi IV, è stato il primo e unico segretario nazionale del Popolo delle Libertà di Silvio Berlusconi. Attualmente presidente di Ncd, in maggioranza di governo.

Ministro della Giustizia – Andrea Orlando viene riconfermato alla guida del dicastero della Giustizia. Ligure, classe 1969, deputato nazionale eletto nelle file del Partito Democratico è in parlamento dal 2006, è stato inoltre ministro dell'Ambiente nel governo Letta.

Ministro della Difesa – Roberta Pinotti viene riconfermata alla guida della Difesa. Genovese, classe 1961, è laureata in lettere moderne e parlamentare dal 2001.

Ministro dell'Economia – Pier Carlo Padoan, riconfermato alla guida del dicastero di via XX settembre. Economista, è stato docente di Economia presso l'Università La Sapienza di Roma e direttore esecutivo per l'Italia del Fondo Monetario Internazionale dal 2001 al 2005,

Ministro dello Sviluppo Economico – Carlo Calenda, romano, classe 1973, figlio della regista Cristina Comencini, è un dirigente d'azienda, già Ministro dello Sviluppo economico nel Governo Renzi e Vice ministro dello Sviluppo economico e Rappresentante permanente dell'Italia presso l'Unione europea. Viene riconfermato da Gentiloni.

Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti – Graziano Delrio, classe 1960, emiliano, è laureato in medicina. Ex sindaco di Reggio Emilia e vicepresidente dell'Anci, Delrio è stato ministro per gli affari regionali nel governo Letta e capo del dicastero delle infrastrutture nel governo Renzi. Viene riconfermato da Gentiloni.

Ministro delle Politiche agricole – Maurizio Martina, classe 1978, laureato in scienze politiche, è stato Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, con delega ad Expo, nel Governo Renzi. Viene riconfermato dal Gentiloni.

Ministro dell'Istruzione – Valeria Fedeli, lombarda, classe 1949, è una sindacalista italiana, senatrice del Partito Democratico e vicepresidente del Senato.

Ministro della Pubblica Amministrazione – Marianna Madia, classe 1980, ha un dottorato di ricerca in economia del Lavoro. Già ministro della Pubblica amministrazione nel governo Renzi, viene riconfermata da Gentiloni.

Ministro dei Rapporti con il Parlamento – Anna Finocchiaro, siciliana, classe 1955, già magistrato e ministro per le pari opportunità durante il Governo Prodi I e dal 2008 al 2013 capogruppo del Pd al Senato. Prende il posto di Maria Elena Boschi, senza delega alle riforme costituzionali.

Ministro dello Sport – Luca Lotti, toscano, classe 1982, laureato in scienze dell'amministrazione, già sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all'editoria, Lotti è considerato l'uomo di fiducia di Matteo Renzi.

Ministro della Salute – Beatrice Lorenzin, 42 anni, romana, inizia la sua carriera politica nel 1996 con Forza Italia. Già ministro della Salute nel governo Renzi, viene riconfermata dal presidente Gentiloni.

Ministro per la Coesione territoriale – Claudio De Vincenti, classe 1948, romano, è un economista e professore universitario, già sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri del governo Renzi e viceministro dello Sviluppo Economico.

Ministro per gli Affari regionali – Enrico Costa, laureato in legge e avvocato, piemontese, classe 1969. Eletto deputato alla Camera nel 2006 nella lista Forza Italia, nel 2014 diventa viceministro alla Giustizia nel governo Renzi e successivamente, nel 2016, Ministro per gli affari regionali e le autonomie succedendo a Maria Carmela Lanzetta.

Ministro del Lavoro – Giuliano Poletti, emiliano, classe 1951, è un dirigente d'azienda ed ex Presidente nazionale della LegaCoop dal 2002 al 2014. Nominato ministro del Lavoro da Matteo Renzi, viene riconfermato da Gentiloni nonostante le voci che lo davano in uscita dall'esecutivo per motivi personali.

Sottosegretario alla presidenza del Consiglio – Maria Elena Boschi, toscana, classe 1981, avvocato, è l'ex ministro per i rapporti con il parlamento e le riforme costituzionali, con delega alle pari opportunità. Uscita sconfitta dalla consultazione referendaria dello scorso 4 dicembre, Boschi resiste al governo, sia pur come sottosegretario alla presidenza del Consiglio, cedendo il proprio dicastero ad Anna Finocchiaro,

Ministro dell'Ambiente – Gian Luca Galletti, bolognese, classe 196a, è laureato in Scienze Economiche e Commerciali, commercialista e revisore dei conti. Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare nel Governo Renzi dal febbraio 2014, viene riconfermato nel nuovo Esecutivo.

Ministro dei Beni Culturali – Dario Franceschini, emiliano, classe 1958, è stato il secondo segretario del Partito Democratico, capogruppo del partito alla Camera, ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio nel governo Amato, ministro per i rapporti con il parlamento nel governo Letta. Già capo del dicastero dei Beni culturali nel governo Renzi, viene riconfermato da Gentiloni.

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