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Chi ha intercettato in maniera irregolare Rosario Crocetta?

Fanpage ha avuto ulteriori conferme dell’intercettazione irregolare del Presidente della Sicilia Rosario Crocetta. Chi intercettava il Governatore della più grande regione italiana?
A cura di Redazione
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Sono passati 16 giorni da quando il caso Crocetta ha sconquassato le cronache siciliane e nazionali. Un tran tran di smentite, conferme e chiarimenti che hanno investito l’Espresso (e Fanpage).

Nei giorni successivi la nostra ricostruzione, secondo la quale l’intercettazione sarebbe stata acquisita in maniera irregolare – ovvero prima che arrivasse l’autorizzazione del pm – , nessuno ha smentito quanto da noi scritto.

Una smentita che sarebbe stata d’uopo per spazzare via con fermezza l'eventualità che in Italia operino organismi che si muovono in piena autonomia rispetto all’autorità giudiziaria e che conducono attività di investigazione a prescindere dall’autorizzazione di un magistrato.

Resta aperta, quindi, una domanda: chi, in Italia, può intercettare senza l’autorizzazione di un giudice? Ma soprattutto perché il Ministro degli Interni – e quello della Difesa – non hanno replicato a quanto da noi scritto? Perché ci sono fonti che "richiamano il giornalista per ricordare il contenuto di un'intercettazione?". In altri termini perché una fonte dovrebbe ricontattare un giornale che in prima battuta aveva deciso di non pubblicare quanto ascoltato?  Quale interesse ha la fonte a custodire una registrazione e farne risentire stralci un anno dopo?

Fonti vicine a Fanpage hanno parlato dell’eventualità che chi ha materialmente realizzato l’intercettazione sia stato mosso da organismi che operano in Sicilia per “monitorare l’attività del Presidente della Regione”. Una fonte venuta a conoscenza dell’intercettazione – che a questo punto sarebbe la quarta dopo il giornalista della Sicilia, quelli dell’Espresso e la famiglia Borsellino – ci ha confermato che l’esistenza di quella trascrizione sarebbe stato un vero e proprio “segreto di Pulcinella” in salsa sicula. Non solo nessuno di questi, tranne i giornalisti dell'Espresso, hanno parlato della frase "come il padre". In altri termini chi ha sentito la frase "va fatta fuori" non conferma che vi fosse "come il padre". A questo punto – dato quanto scritto in precedenza – sarà impossibile risalire all'audio originale. Audio che qualora esistesse e contenesse la sola frase "va fatta fuori" (in senso politico, come riportato da La Sicilia) assumerebbe tutt'altro peso visto che dopo un anno e mezzo l'assessore Borsellino era ancora saldamente in carica.

La stessa fonte che cita – come già fatto da un’altra persona informata sui fatti – l’eventualità di intercettazioni volte a tutelare gli interessi sovranazionali di chi vuole trasformare la Sicilia nel centro nevralgico per il comando dei droni diretti in oriente. Eventualità palesata da più fonti in maniera riservata ma anche da Vincenzo Vinciullo, esponente del NCD, alle nostre telecamere. E la telefonata con Tutino potrebbe essere rientrata "casualmente" in queste intercettazioni, aventi tutt'altro scopo e "mandante".

In altri termini se sia il Pd, nelle parole di Cracolici, sia NCD nella parole di Vinciullo, parlano di regie dietro la realizzazione di intercettazioni irregolari ai danni del Presidente della Regione Sicilia Crocetta perché nessuno smentisce?

Chi può intercettare un Governatore della Repubblica Italiana senza le dovute autorizzazioni?

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