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Chi è Giulia Grillo, il nuovo ministro della Salute del governo M5S-Lega

Il nuovo ministro della Salute del governo M5S-Lega è Giulia Grillo, catanese, 43 anni, laureata in Medicina con una specializzazione in medicina legale e non parente di Beppe Grillo. Il nuovo ministro della Salute è stata un’accesa contestatrice dell’ex ministro Lorenzin e in più di un’occasione si è dichiarata sfavorevole alla reintroduzione dell’obbligo vaccinale.
A cura di Charlotte Matteini
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La capogruppo pentastellata Giulia Grillo è il nuovo ministro della Salute del governo M5S-Lega. Catanese, 43 anni, Giulia Grillo è laureata in Medicina, ha una specializzazione in medicina legale e non è parente di Beppe Grillo, come molti sono portati a credere causa cognome. Grillo milita nel Movimento 5 Stelle da ormai 10 anni e nel 2008 è stata candidata alle elezioni regionali siciliane nella lista “Amici di Beppe Grillo con Sonia Alfano Presidente”, ma non venne eletta. La sua carriera politica inizia nel 2013 con l'elezione alla Camera de Deputati nella circoscrizione Sicilia 2 e da quel momento, complice la sua specializzazione universitaria, si è molto occupata di temi legati alla salute. Grillo risulta essere una delle più strette collaboratrici del capo politico del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio. Favorevole alla centralità del sistema sanitario nazionale e gratuito rispetto alle iniziative private e in intramoenia, nel corso della scorsa legislatura Grillo ha più volte sollevato il problema della mancanza di adeguato turnover del personale sanitario e dell'emergenza assunzioni e si è inoltre occupata delle problematiche relative alle lunghe liste d'attesa per l'accesso alle prestazioni sanitarie erogate dal Ssn.

Nonostante sia un medico, Giulia Grillo ha molto contestato il decreto Lorenzin che ha reintrodotto l'obbligo vaccinale per i bambini che frequentano l'asilo e le scuole materne, sottolineando sempre di essere favorevole alle vaccinazioni e riconoscendo l'importanza della pratica, ma rilevando altresì dei pericoli nell'applicazione di misure coercitive nei confronti delle famiglie contrarie alle vaccinazioni, ponendo l'accento sulla necessità di incentivare e portare avanti campagne informative capillari e sulla mancanza di adeguato personale sanitario e di adeguate risorse finanziarie. Giulia Grillo, infatti, ha sempre rivendicato il suo non essere antivaccinista, quanto piuttosto contraria all'obbligo come metodo per innalzare le coperture vaccinali in caduta libera, campagne che nel corso degli anni sono state fatte ma non hanno sortito i risultati sperati.

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