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Che cosa significa l’ingiuria “marrano” e perché oggi è una parola che non significa niente

Un termine dall’origine discussa che nasce da un’ingiuria. Con il termine marrano e marrani, che deriva dallo spagnolo e significa “giovane porco”, venivano in maniera gergale individuati e offesi in Spagna gli ebrei o i musulmani che si erano convertiti al cristianesimo: i “conversos” o “cristianos nuevos”. Oggi è una parola di solo valore storico e il suo uso ingiurioso è venuto meno.
A cura di Redazione Cultura
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Tortura dell'Ebreo di Piero della Francesca
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Una parola controversa, senza dubbio. Un termine dall'origine discussa, che nasce da un'ingiuria. Con il termine marrano e marrani, che a quanto pare deriva dallo spagnolo e ingiurioso "marrano", che significa "giovane porco", venivano in maniera gergale individuati e offesi in Spagna gli ebrei o i musulmani che si erano convertiti al cristianesimo. Condizione che valeva anche per i loro discendenti. Nel 1380 addirittura un decreto del re castigliano vietò di usare questo termine particolarmente ingiurioso. E così si decise che i marrani dovevano essere denominati col nome più ufficiale di "conversos" o "cristianos nuevos".

Nei secoli successivi con le persecuzione di cui furono vittime gli ebrei e il diffuso antisemitismo e sospetto nei confronti dei convertiti, il termine marrano non ha mai smesso di essere popolare. Oggi non ha più ragione d'esistere, e infatti anche il suo uso ingiurioso è venuto meno, restando però nella terminologia storica. Ovviamente, l'epoca in cui fu maggiormente utilizzato in senso dispregiativo questo termine è quello dell'Inquisizione. Dalla Treccani apprendiamo che:

Stato e Chiesa cercarono con tutti i mezzi, specialmente mediante l'Inquisizione, rinnovata nel 1481, di cancellare radicalmente ogni resto di attaccamento alla fede ebraica. Anche l'espulsione dalla Spagna degli ebrei rimasti nella loro fede (1492) mirava particolarmente a troncare ogni rapporto dei marrani con l'ebraismo. Molti dei marrani e dei loro discendenti, processati e convinti di giudaizzare, vennero condannati al rogo. Molti per contro riuscirono a fuggire per recarsi in paesi ove fosse loro possibile il ritorno alla religione dei padri.

Dopo le azioni di repressione violenta ed espulsione della Inquisizione spagnola, molti marrani finirono in Portogallo, dove furono inizialmente accolti e poi anche qui mandati al rogo. La Santa Inquisizione portoghese, infatti, fu istituita nel 1536 con il compito di reprimerne la presenza e rimuovere la pratica segreta del culto ebraico da parte dei convertiti. Per secoli, infatti, i marrani di Portogallo conservarono il senso di appartenenza all'ebraismo e l'attaccamento segreto al culto ebraico. Oggi sono sopravvissuti soltanto alcuni pochi marrani nel Portogallo settentrionale, "fra i quali si è manifestato un movimento di ritorno all'ebraismo" – sempre secondo la voce Treccani – e nelle Baleari, dove sono designati col nome di chuetas.

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