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Charlie Gard morto, il bambino sarà sepolto insieme alla sua scimmietta giocattolo

Era nato il 4 agosto 2016, sano. Otto settimane dopo aveva manifestato i sintomi della rarissima malattia che l’ha costretto al ricovero al Great Ormond Street Hospital di Londra. Charlie non ha mai lasciato “il suo pupazzo preferito”, fino a venerdì giorno della sua scomparsa.
A cura di Biagio Chiariello
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Charlie Gard, il malato terminale britannico di 11 mesi che ha commosso e diviso il mondo fino al giorno della sua morte, sarà sepolto con la sua scimmietta giocattolo, quella con cui è stato immortalato in alcune foto scattate al Great Ormond Street Hospital di Londra, il nosocomio al centro della battaglia legale coi genitori del piccolo, negando loro la chance di un trattamento sperimentale negli Usa convinto fino alla fine che i danni della malattia – la sindrome da deplezione del Dna mitocondriale – fossero ormai troppo estesi. Charlie se n’è andato venerdì sera. Parlando del funerale di Charlie, la portavoce della famiglia Alison Smith-Squire ha detto al Sun: "Non hanno ancora pensato ad alcun progetto, hanno deciso che Charlie sarà sepolto con il suo pupazzo preferito”.

Il caso di Charlie Gard

Charlie, nato il 4 agosto dello scorso anno, soffriva della sindrome da deplezione del Dna mitocondriale, una condizione che provoca debolezza muscolare progressiva e danni al cervello. Descritto come "perfettamente sano" quando è nato, il bambino è stato ricoverato all'ospedale pediatrico all’età di otto settimane e il suo stato di salute si è progressivamente deteriorato. Chris Gard e Connie Yates avrebbero voluto portare il figlio negli USA per sottoporlo ad una terapia di bypass nucleosidica, ma gli specialisti della GOSH di Londra hanno assicurato che il trattamento non avrebbe aiutato il piccolo. Venerdì Charlie si è spento in un hospice (struttura e momento del trasferimento sono rimasti segreti) dopo che è stata interrotta la respirazione artificiale che lo teneva in vita.

Il commosso addio dei genitori del bimbo

“Avremmo dovuto pianificare il primo compleanno di Charlie, ma invece stiamo progettando il suo funerale" ha detto mamma Connie. Il caso di Charlie ha catalizzato l’attenzione mediatica internazionale per settimane e a lui è arrivata la solidarietà, tra gli altri, di Papa Francesco, Donald Trump e Theresa May. Migliaia di persone hanno appoggiato la sua causa, arrivando a raccogliere qualcosa come 1,35 milioni di euro in un sito di beneficenza online. “Mamma e papà ti vogliono tanto bene Charlie, te ne abbiamo voluto tanto e ne vorremmo sempre.  Siamo dispiaciuti di non averti potuto salvare. Ne avevamo la possibilità, ma ci è stata negato. Sogni d'oro piccolo. Sarai sempre il nostro bel bambino” è stata l’ultimo messaggio dei genitori di Charlie.

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