Cesare Battisti, la corte del Brasile impone il braccialetto elettronico

Nuove restrizioni per Cesare Battisti, l'ex membro dei Proletari armati per il comunismo condannato in Italia all'ergastolo per quattro omicidi ma da anni in Brasile dove sta combattendo un dura battaglia legale per evitare l'estradizione. Dopo il divieto di espatriare imposto dalle autorità locali che ha portato nei mesi scorsi anche al suo arresto al confine, ora per lui scatta anche l'obbligo di indossare il braccialetto elettronico in modo da essere sempre rintracciabile. La giustizia brasiliana infatti ha ordinato per Battisti la misura dell’applicazione del braccialetto elettronico nell’ambito del procedimento che lo vede accusato di evasione fiscale. A riportarlo sono i media locali.

Una imposizione che sicuramente renderà più ardui i suoi spostamenti e certamente gli impedirà di uscire dal Paese sudamericano come invece ha tentato di fare a inizio ottobre quando è stato arrestato alla frontiera tra Brasile e Bolivia durante un blitz in cui gli è stato contestato il tentativo di esportare illegalmente denaro all'estero. Dopo l'arresto, lo scorso 7 ottobre un giudice brasiliano aveva concesso la libertà all'ex terrorista a condizione che non lasciasse la zona di residenza senza autorizzazione e che si presentasse ogni mese davanti ai magistrati.

Intanto la vicenda giudiziaria principale di Battisti è attualmente in una fase di stallo. La Corte suprema brasiliana il 24 ottobre scorso avrebbe dovuto pronunciarsi sulla richiesta di ‘habeas corpus' presentata dai legali dell'ex terrorista per scongiurare l'estradizione in Italia ma all'ultimo minuto ha rinviato la decisione per un difetto di procedura. Per questo si attende ora il pronunciamento decisivo  anche se non è ancora stata stabilita la data per una nuova udienza.