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Cerca pizzaioli e cuochi per il suo ristorante ma nessuno si fa avanti: l’appello di Elisa

Elisa Marchionni da mesi cerca cuochi e pizzaioli per il suo ristorante di Fano in vista della stagione estiva, ma nessuno l’ha contattata. Eppure lo stipendio è ottimo, partendo da un minimo di 1800 e un massimo di 2300 euro al mese. “Cerco persone che amino il loro lavoro: è la condizione essenziale per svolgerlo bene”.
A cura di Ida Artiaco
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Elisa Marchionni (Facebook).
Elisa Marchionni (Facebook).

"Cerco pizzaioli e camerieri da mesi per il mio nuovo ristorante ma nessuno mi ha risposto. Eppure lo stipendio è buono, si parte da 1800 euro al mese". A parlare è Elisa Marchionni, titolare del Sottomare, locale di Fosso Sejore, frazione sul mare di Fano, in provincia di Pesaro e Urbino, ormai disperata perché non riesce a trovare lavoratori per la stagione estiva, che comincerà il prossimo aprile. Dallo scorso ottobre solo in tre l'hanno ricontattata. Così si è rivolta prima a Facebook e poi alla stampa locale per lanciare un appello a tutti coloro che vorranno aiutarla nel suo progetto imprenditoriale. "Per il momento sono a piedi", ha detto. A chi le chiede il motivo per cui si è ritrovata in questa difficile situazione, lei non ha dubbi: "C'è chi mi dice che non vuole lavorare il sabato e la domenica perché ha i figli, ma anch'io ho due figli, e non sono certo abbandonati a se stessi. Alcuni mi dicono che le 8-9 ore della giornata normale sono troppe, che o lavorano a pranzo o a cena, io gli suggerisco proprio di cambiare mestiere".

Eppure lo stipendio è ottimo: 2300 euro per il cuoco e 1800 per il pizzaiolo. Chi potrebbe rifiutare un ‘opportunità del genere in tempi di crisi economica come questi? Elisa richiede pochi requisiti. "Mi accontento che abbiano un minimo di esperienza – ha spiegato – che permetta loro di cucinare il pesce e preparare una buona pizza, l’impasto lo fornisco io, lavorando in uno staff di 18 persone, che sono insieme da tempo e sono ben affiatate. Ma nonostante io offra un buon stipendio e la prospettiva di crescita professionale, nessuno finora ha mostrato interesse, preferendo candidarsi per lavori in cui la responsabilità è minore, come l’aiuto cuoco o il cameriere". Secondo la titolare del ristorante marchigiano, il problema è anche la mancanza di passione da parte dei giovani. "Io sono partita dal basso, facendo la cameriera di sala, ma quando tornavo a casa ero contenta, così quando dovevo alzarmi per tornare al lavoro – ha raccontato -. Da questo ho capito che avevo scelto il lavoro giusto per me: un lavoro che mi appassionava. Ecco, ciò che oggi manca è proprio la propensione ad appassionarsi. Ed io cerco un cuoco e un pizzaiolo che amino il loro lavoro: è la condizione essenziale per svolgerlo bene". La ricerca continua.

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