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Catanzaro, anziani derisi, abusati e picchiati anche nel sonno in clinica: 16 indagati

Sono in totale 16 gli indagati nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Catanzaro per maltrattamenti ai danni degli anziani ospiti della residenza sanitaria assistenziale “San Francesco hospital” di Settingiano. Le indagini sono partite dalle denunce di alcuni parenti delle vittime che hanno raccontato di percosse, botte, abusi e molestie gratuite subite.
A cura di Ida Artiaco
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Violenze fisiche e psicologiche, percosse, minacce e botte, anche nel sonno. Per questo risultano indagati per maltrattamenti 5 dipendenti della residenza sanitaria assistenziale "San Francesco hospital" di Settingiano, in provincia di Catanzaro. Due di loro sono stati posti agli arresti domiciliari e a tre è stato imposto il divieto di dimora nel Comune dove ha sede la struttura sanitaria. Contemporaneamente, i finanzieri hanno notificato ulteriori undici avvisi di garanzia nei confronti di altrettante persone operanti nella stessa struttura. Si tratta del direttore sanitario, di quattro infermieri professionali, di un'educatrice e di altri cinque operatori socio-sanitari, indagati a vario titolo per maltrattamenti, sequestro di persona e lesioni colpose.

I provvedimenti sono stati emessi nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Catanzaro condotta dalla Guardia di finanza, emessi dal Gip del tribunale di Catanzaro, Francesca Pizii. Le indagini sono partite dalle denunce presentate da alcuni familiari di persone ricoverate presso la clinica e sono state condotte anche con l'ausilio di intercettazioni ambientali audio-video e con l'esecuzione di perizie tecnico-specialistiche di professionisti del settore sanitario. Ed in effetti, proprio dai video, è emerso come gli ospiti della struttura in questione siano stati sottoposti ripetutamente a percosse, atti di violenza, molestie gratuite e minacce.

Persino durante il sonno gli anziani venivano picchiati. Non solo. Erano costretti a trascorrere intere giornate in un corridoio, seduti sulle loro carrozzine, dove si addormentavano anche in posizione innaturale, con il capo reclinato sulla spalla o sul tavolo, l'uno accanto all'altro, e dove erano, comunque, costretti a rimanere immobili e non disturbare l'operatore di turno che avrebbe dovuto sorvegliarli. Come si legge nel testo del provvedimento, per tutti gli indagati il reato contestato è di maltrattamenti aggravato dell'aver agito "approfittando delle circostanze tali da ostacolare la privata difesa ed abusando delle relazioni di ospitalità correlate alla natura della struttura ed all'affidamento ad essa degli anziani da parte dei familiari".

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