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Catania, vigili del fuoco derubati mentre salvano persone intrappolate da un incendio

La denuncia dei sindacati dei pompieri che raccontano anche di minacce e insulti da parte di alcuni presenti. “Tali atteggiamenti ostili non sono più tollerabili ed ammissibili. I Vigili del Fuoco di Catania hanno già pagato un pesante tributo in termini di vite umane e continui infortuni in servizio e meritano rispetto” hanno spiegato in una nota.
A cura di Antonio Palma
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Come fanno ogni giorno, erano impegnati a salvare vite da un incendio divampato in un appartamento di una palazzina di otto piani quando qualcuno, invece di essere loro grato, ha pensato bene di ripagare i vigili del fuoco introducendosi nel camion autobotte con cui erano arrivati per rubare tutto quello che si trovava all'intero del mezzo, comprese attrezzature indispensabili per il lavoro. È quanto accaduto nei giorni scorsi a Catania, nel quartiere Librino dove diverse persone si erano dovute rifugiare sui balconi a causa di uno spaventoso incendio all'ultimo piano che aveva invaso di fumo il palazzo.

A rivelare lo spregevole gesto sono stati i sindacati dei vigili del fuoco denominando una situazione insostenibile per i pompieri  costretti a subire anche minacce e insulti da parte di alcuni presenti sul posto. "Una squadra del nostro comando è intervenuta per salvare delle vite ed estinguere un incendio in uno stabile di almeno 8 piani fuori terra, dove vi erano persone intrappolate. Ebbene, la squadra, oltre a dover pensare alla salvaguardia della pubblica incolumità, ha dovuto arginare gli animi di alcuni facinorosi, che inveivano contro di loro minacciandoli. Oltre ciò, sono saliti sul mezzo VF facendo sparire importanti attrezzature necessarie all’intervento in questione, tant’è che neanche le 6 pattuglie della Polizia di Stato, presenti sul posto, sono state in grado di evitare tutto ciò” si legge in una nota congiunta di Cgil, Uil, Cisl, Conapo, Confsal e Usb di Catania.

Secondo i sindacati no sarebbe nemmeno la prima volta di un simile comportamento da parte di alcuni malintenzionati nel particolare quartiere della città etnea. "Tali atteggiamenti ostili, pertanto, non sono più tollerabili ed ammissibili. Inoltre, stabili di certe altezze devono possedere il Certificato di Prevenzione Incendi che, se rispettato, da modo ai soccorritori di operare al meglio. Al punto dove siamo arrivati, chiediamo un tavolo di concertazione tra Prefettura, Questura, Comando VVF ed organizzazioni sindacali, per trovare una soluzione urgente al fenomeno" scrivono ancora i rappresentanti dei pompieri, concludendo: "La grave situazione in cui versa il Comando è, ormai, di dominio pubblico, c'è una grave carenza di mezzi di soccorso, quelli attuali sono, in buona parte, vetusti, e il pochissimo personale in servizio è sottoposto ad un fortissimo stress psicofisico e lavora duramente senza sosta, rischiando la propria vita, ottemperando sempre e comunque le tempistiche d’intervento. Ovviamente non si può mantenere ancora a lungo questa situazione, occorre che quanto promesso dal Sottosegretario Candiani sull’invio di uomini e mezzi, avvenga in tempi brevissimi. Le organizzazioni sindacali sono pronte ad uno stato di agitazione che rivendichi quanto detto sopra. I Vigili del Fuoco di Catania hanno già pagato un pesante tributo in termini di vite umane e continui infortuni in servizio e meritano rispetto”.

Come ha spiegato il comandante provinciale dei vigili del fuoco di Catania, Giuseppe Verme, gli autoprotettori, maschere con bombole di ossigeno per accedere in locali pieni di fumo, dopo il furto sono stati ritrovati anche se scarichi. Questo, secondo il comandante, potrebbe essere collegato alla volontà di qualcuno di prestare personalmente soccorso a familiari bloccati nel palazzo in fiamme. In pratica li avrebbero rubati, usati e poi gettati. Condannando il gesto, "esecrabile, senza giustificazione e penalmente rilevante", Verme ha spiegato: "Il furto ci ha messo in difficoltà perché il personale non ha potuto utilizzare gli autoprotettori rubati ed è un fatto molto grave, Non ci sono scuse, ma purtroppo accade quando qualcuno ha paura".

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