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Cassa integrazione, Giuliano Poletti: “Per quella in deroga mancano 1 miliardo di euro”

Il ministro del lavoro Giuliano Poletti ha lanciato l’allarme sulla cassa integrazione in deroga: “Bisogna trovare un miliardo di euro entro il 2014”.
A cura di Davide Falcioni
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Un miliardo di euro: è questa la misura della nuova emergenza sul fronte lavoro. Si tratta della cifra mancante per i fondi della cassa integrazione in deroga. Ad affermarlo è il ministro del lavoro Giuliano Poletti in un'intervista rilasciata a Repubblica nella quale si esclude la possibilità di una manovra correttiva: "Renzi e Padoan hanno detto che non sono previsti nuovi interventi per il 2014. Per me è risolutivo". Entro il 2014, quindi, il governo dovrà trovare un miliardo di euro per la cassa integrazione in deroga: "Possiamo farlo anche con la legge di Stabilità", spiega Poletti. Sull'eventualità di ridurre da 12 a 8 mesi il sostegno al reddito il ministro afferma che nulla è stato ancora deciso: "È la legge Fornero che prevede dal 2014 l'uscita graduale dalla cassa integrazione e dalla mobilità in deroga. Per questo il precedente governo aveva predisposto un decreto per la modifica dei criteri per l'accesso alla cassa e alla mobilità in deroga e ridotto di un miliardo le coperture finanziarie".

Camusso: "Le nuove regole per la cig in deroga sono un disastro: si rischiano migliaia di licenziamenti"

Il ministro ha replicato alle critiche avanzate da Susanna Camusso sabato in occasione della marcia per il lavoro organizzata da CGIL, Cisl e Uil. La segretaria aveva messo in guardia i lavoratori: . "Le nuove regole per la cassa integrazione in deroga sono un disastro con il rischio di avere migliaia di licenziamenti". Per Camusso "non si può rendere pressoché inesigibile la cassa integrazione in deroga non avendo ancora costruito i nuovi ammortizzatori sociali e la riforma". La sindacalista aveva ammesso la necessità di una revisione dell'attuale sistema di welfare, "ma è evidente che non si può lasciare nel mezzo un lungo vuoto in cui non c'è nessuna copertura per lavoratori e lavoratrici”. Poletti ha risposto: "Il sostegno al reddito si ridurrà, ma non salta del tutto. Le aziende, poi, licenziano perché non hanno più bisogno di determinati lavoratori".

Riforma Fornero, Poletti: "Non ci sono le condizioni per cambiare quel provvedimento"

E sulla riforma Fornero il ministro Poletti osserva: "Non credo che oggi ci siano le condizioni tecniche per smontare o cambiare radicalmente quel provvedimento. E c'è anche un problema di risorse: nel 2014 abbiamo dovuto utilizzare quelle stanziate per finanziare la cassa in deroga del 2013 che altrimenti sarebbe stata scoperta e ora dobbiamo trovare le coperture per il 2014. Comunque non è stato approvato ancora alcun decreto, dobbiamo ancora decidere. Voglio anche far notare che la cassa in deroga è finanziata da tutti i cittadini, sono le tasse che finanziano la cassa integrazione in deroga, non le imprese. Ed è bene non chiudere gli occhi davanti al fatto che nel ricorso alla cassa in deroga ci sono stati evidenti eccessi".

Articolo 18, Poletti: "La legge delega non prevede altri interventi"

Per quanto riguarda l'articolo 18, tema a lungo dibattuto anche negli ultimi mesi, il ministro rassicura i lavoratori: "La legge delega non prevede interventi sull'articolo 18". E sempre sullo Statuto dei Lavoratori Poletti spiega: "Non credo che superamento sia il termine giusto perché lascia intendere una volontà negativa, noi cercheremo un punto più avanzato di equilibrio". Sull'età pensionabile non ci saranno cambiamenti rispetto a quanto previsto dalla riforma di Elsa Fornero: "Resterà quella. Ci potranno essere flessibilità ma non legate all'età. Per esempio per una persona a cui manca un anno alla pensione e perde il lavoro bisognerà studiare una forma di sostegno al reddito per quell'anno".

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