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Caso Regeni, Luigi Manconi: “Si è trattato di un omicidio di stato”

Secondo il senatore Luigi Manconi, presidente della Commissione Diritti Umani del Senato, nel delitto hanno “avuto un ruolo significativo strutture e settori degli apparati di intelligence e di polizia nonché alcune istituzioni politiche”.
A cura di Davide Falcioni
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"Quattordici mesi surreali e pieni di dolore, che ci hanno obbligato a non abbassare mai la guardia". Sono state queste le parole dei genitori di Giulio Regeni, il ricercatore italiano trovato morto nel febbraio del 2016 lungo una strada de Il Cairo, pronunciate nel corso di una conferenza stampa al Senato organizzata insieme al presidente della Commissione diritti umani del Senato Luigi Manconi. Secondo i familiari dello studente dall'Egitto non sono ancora arrivate risposte pienamente soddisfacenti su quanto accaduto: "Esigiamo la verità – ha detto la mamma di Giulio – abbiamo diritto alla verità per la nostra dignità, ma anche per poter guardare a testa alta negli occhi i tanti giovani che in questi mesi ci hanno scritto e ci sono stati vicini", hanno detto Claudio e Paola Regeni.

Famiglia Regeni: "Chiediamo che l'ambasciatore italiano non torni in Egitto"

A un anno e due mesi dal tragico ritrovamento del corpo di Giulio l'attenzione dei media è sensibilmente calata ed il rischio è che anche le autorità allentino le pressioni sul governo de Il Cairo: "Noi – ha detto Claudio Regeni – continuavamo a credere nelle Istituzioni. Ma chiediamo che l’ambasciatore italiano non torni al Cairo e, anzi, ci auguriamo che anche gli altri paesi dell’Ue facciano la stessa cosa". I genitori di Giulio hanno quindi rivolto un appello a Papa Francesco, che proprio i prossimi 28 e 29 aprile si recherà in Egitto: "Siamo sicuri – ha detto Paola Regeni – che il papa non potrà in questo viaggio non ricordarsi di Giulio, unendosi alla nostra richiesta concreta di verità per avere finalmente la pace".

I genitori del ricercatore italiano hanno ripercorso le tappe principali di questi 14 mesi. "Non ci siamo mai sottratti ad alcun impegno. Abbiamo incontrato il presidente Mattarella, siamo stati a Cambridge e a Bruxelles, abbiamo visto, in un incontro breve ma intenso, papa Francesco". I due erano presenti anche all'incontro con il procuratore egiziano Sadek, che "ci ha confermato che Giulio era un portatore di pace, ci ha assicurato massima collaborazione e ci ha detto che ci avrebbe fornito i video della metropolitana la sera della scomparsa di Giulio e l’intero fascicolo su Giulio". Al momento, tuttavia, "nulla di tutto ciò è arrivato". Quel materiale, ha sottolineato l’avvocato della famiglia, Alessandra Ballerini, "non è stato consegnato né ai nostri consulenti al Cairo né a noi".

Luigi Manconi: "Quello di Regeni è un omicidio di Stato"

Per finire il senatore Luigi Manconi è passato all'attacco e in merito al caso Regeni ha parlato di "omicidio di stato" perché nel suo assassinio hanno "avuto un ruolo significativo strutture e settori degli apparati di intelligence e di polizia nonché alcune istituzioni politiche. Nonostante le promesse e le svolte annunciate dall'Egitto, quello che è provato è lo stato d’inerzia. Uomini con responsabilità di alto livello nei settori della sicurezza e dell'intelligence – ha aggiunto – sono stati individuati. Manca il quadro d'insieme ma le responsabilità statuali e istituzionali sono chiare".

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