Caso Luca Fanesi, i video inediti: “L’hanno ammazzato. Stava andando via!”
A quaranta giorni dalla richiesta di archiviazione avanzata dai pubblici ministeri della Procura di Vicenza Giovanni Parolin e Barbara De Munari, la vicenda di Luca Fanesi – il tifoso della Sambenedettese che sostiene di essere stato picchiato e ridotto in fin di vita dalla polizia al termine della partita di calcio Vicenza – Samb del 5 novembre 2017 – è sbarcata su Chi L'Ha Visto con nuovi filmati finora inediti. Lo stesso Fanesi è andato in trasmissione insieme alla moglie Teresa e all'avvocato Fabio Anselmo, legale ingaggiato anche dalle famiglie di Stefano Cucchi e Federico Aldrovandi.
In uno spezzone dei filmati, girati dagli agenti della Digos, si può vedere chiaramente Fanesi correre verso i pullman dei tifosi della Samb in fuga rispetto a un gruppo di ultras del Vicenza. Alcuni secondi dopo il suo passaggio, le immagini riprendono Fanesi a terra, riverso sul marciapiede, mentre alcuni tifosi marchigiani urlano, rivolti ai celerini, “Lo avete ammazzato!”.
In trasmissione Fanesi ha dichiarato: "Io non voglio sapere chi è stato, ma sapere perché mi hanno fatto questo. Sto male e non ho più la vita di prima. Non sono caduto né per terra né ho sbattuto contro il marciapiede. Voglio solo la verità. La Polizia sa cosa è accaduto. Se sono persone brave dovrebbero parlare”. Dalle immagini, tra le altre cose, si nota chiaramente come Fanesi non rappresentasse un pericolo per nessuno: mentre corre non ha in mano né bastoni né oggetti di altro genere, ma si sta semplicemente allontanando dalla zona in cui i tifosi del Vicenza stavano lanciando torce e fumogeni.
Poco dopo si vede Luca disteso a terra, mentre una voce grida: "Stava andando via, l'hanno ammazzato, l'hanno ammazzato". Si tratta di momenti di cui l'uomo non ha nessun ricordo: “Ero uscito dalla curva, avevo una birra in mano e stavo mangiando un panino, quando i vicentini hanno provato a tirarci contro delle torce. Da lì in poi è buoi totale”.
Fabio Anselmo – avvocato di Fanesi – ha spiegato in trasmissione: “Non gli hanno neppure sbendato la testa –ha affermato, riferendosi ai medici che hanno visitato Luca – e nella relazione hanno scritto che le ferite riportate erano dovute ad una caduta accidentale. Ma Fanesi aveva un ematoma alla fronte, un altro allo zigomo e tre fratture craniche. Lesioni non derivanti da caduta. Il referto del 118, poi, parla di colluttazione con la Polizia. I manganelli sono stati sequestrati ma non analizzati con gli inquirenti che ne avevano richiesto l’ esame, ma negli atti non risulta tutto ciò. Quindi gli elementi per arrivare a processo ci sono anche perché il collega che mi ha preceduto ha lavorato bene, raccogliendo diverse testimonianze ed altri elementi probatori. Non si è voluto indagare oltre. Per tutti questi motivi abbiamo fatto opposizione all’archiviazione richiesta di archiviazione”.