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Casaleggio: “La democrazia non è un voto, ma scegliere i propri candidati e decidere insieme”

Il figlio del cofondatore del M5s, Davide Casaleggio, pubblica un elogio alle potenzialità della rete e del suo ruolo nella vita politica e nel processo decisionale di un Paese. Secondo Casaleggio, “la democrazia non è un voto”, ma molto di più, permettendo un “esercizio libero e consapevole dei nuovi diritti individuali e collettivi”. E assicura che Rousseau “non è una moda passeggera”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il futuro della democrazia è in rete: di questo ne è certo Davide Casaleggio, figlio del co-fondatore del MoVimento 5 Stelle Gianroberto. In un post dal titolo “la democrazia non è un voto”, Casaleggio spiega sul blog delle stelle in che modo la rete può influenzare le decisioni politiche in un lungo elogio alla sua piattaforma Rousseau, che lo stesso Casaleggio definisce come qualcosa di diverso rispetto a una moda passeggera. “La democrazia è scegliere i propri candidati – si legge nel post – Sono state 72 le votazioni per scegliere i candidati del MoVimento 5 Stelle a tutti i livelli: il candidato premier, il presidente della Repubblica, i portavoce nel Parlamento italiano ed in quello europeo, ma anche i candidati presidenti nelle regioni, i candidati sindaco e le liste nei comuni”.

Casaleggio fornisce una serie di definizioni di democrazia, spiegando cosa permette di fare la piattaforma Rousseau. “La democrazia è definire il programma di governo assieme. La democrazia è decidere cosa finanziare. La democrazia è proporre una propria proposta di legge. La democrazia è partecipare alla costruzione delle leggi. La democrazia è condividere le buone pratiche. La democrazia è formarsi. La democrazia è attivarsi sul proprio territorio. La democrazia è immaginare il futuro”.

Casaleggio sostiene che la democraziasia qualcosa di più di un voto su una scheda elettorale, ma un esercizio libero e consapevole dei nuovi diritti individuali e collettivi consentiti dall’uso della rete. Una nuova stagione della democrazia partecipativa in cui dobbiamo essere protagonisti”. E qui ribadisce che “Rousseau non è una moda passeggera. La democrazia diretta e partecipata è il futuro. Anche per chi immagina di poter ancora uscire a cavallo e noleggiare film da Blockbuster”.

Il figlio del fondatore del M5s attacca chi pensa che la rete non “permetta la partecipazione alla vita politica”, spiegando che è inutile opporsi al cambiamento. E il cambiamento sta “avvenendo anche per i modelli di partecipazione democratica alla vita politica”. Infine, Casaleggio riepiloga i dati riguardanti la piattaforma Rousseau, che conta oltre 100mila iscritti certificati e 232 votazioni effettuate dal 2012 ad oggi.

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