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Carpi, studente critica la “Buona Scuola” su Facebook: punito con il 6 in condotta

Il ragazzo, in particolare, aveva criticato aspramente l’alternanza scuola – lavoro. Per questo i suoi docenti hanno deciso di punirlo con un voto che rischia di causarne la bocciatura.
A cura di Davide Falcioni
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Critichi l'alternanza scuola – lavoro sui social network? Rischi il sei in condotta e la bocciatura. Ha dell'incredibile la punizione inflitta a uno studente dell'istituto tecnico industriale Leonardo Da Vinci Da Vinci di Carpi, "colpevole" di essersi pesantemente sfogato su Facebook nei confronti de La Buona Scuola, e in particolare l'utilizzo in azienda di ragazzi ancora alle prese con gli studi.

Stando a quanto riferisce la Gazzetta di Modena un paio di mesi fa lo studente, ancora minorenne, ha intrapreso il suo progetto di alternanza scuola lavoro in una ditta emiliana. "Come è normale che sia – spiega il preside dell'Itis, Paolo Pergreffi – ha cominciato con una mansione abbastanza ripetitiva, lavorando su alcune schede elettroniche. Non una cosa particolarmente da disprezzare, comunque, visto che viene svolta anche dagli operai dell'impresa". Al ragazzo però evidentemente il progetto – concepito con lo scopo di avvicinare la scuola alle imprese ma fortemente contestato in primis dai diretti interessati – non è proprio andato giù, così ne ha scritto su Facebook utilizzando termini che il dirigente scolastico non fatica a definire "inaccettabili" nei confronti dell'azienda e della scuola e lamentando di non essere pagato "per mansioni che considerava ripetitive".

In un primo momento il preside ha convocato lo studente per chiedere spiegazioni: successivamente, dato che le polemiche sui social network non accennavano a cessare, il consiglio di classe ha deciso di impartirgli un 6 in condotta. "Questo comportamento, che evidentemente deriva da un pregiudizio nei confronti del progetto, rischia di danneggiare anche il ragazzo. Il 6 in condotta è stato dato come conseguenza di un comportamento ritenuto inaccettabile, ma non è un giudizio definitivo e non pregiudica la promozione. Stiamo parlando peraltro di un ragazzo molto intelligente, che va bene a scuola".

A prendere le difese del ragazzo è stato il comitato Sisma.12, collettivo di sinistra nato dopo il terremoto in Emilia Romagna ma impegnato anche contro la Buona Scuola: "Pensiamo che il provvedimento disciplinare adottato dal consiglio di classe, così come in generale l'Alternanza scuola-lavoro, siano perfettamente funzionali a preparare i giovani all'impatto col mondo del lavoro. Ora gli studenti sanno cosa li aspetta se non impareranno da subito ad alzare la testa e a reclamare il rispetto dei propri diritti".

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