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Carlo Malinconico e quei soggiorni extra-lusso pagati da Piscicelli

A pagare alcuni soggiorni del sottosegretario alla Presidenza Consiglio sarebbe stato il costruttore Piscicelli, indagato nell’inchiesta sulla cricca. Malinconico dice di non aver fatto favori a nessuno, ma Monti valuterà sul da farsi.
A cura di Alfonso Biondi
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Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio

Carlo Malinconico nell'occhio del ciclone. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio del governo Monti è accusato di essersi fatto pagare le vacanze extra-lusso all'Argentario da Francesco Maria De Vito Piscicelli, l'imprenditore indagato nell'inchiesta sulla "cricca", noto ai più perché in una telefonata (intercettata) del 6 aprile del 2009 rideva del terremoto in Abruzzo, pensando agli affari che avrebbe potuto concludere. Una bella gatta da pelare per Mario Monti, che ha già convocato Malinconico a Palazzo Chigi.

La vicenda e la difesa di Malinconico

A far emergere la vicenda è proprio Piscicelli. Nell'ambito dell'inchiesta fiorentina sui grandi eventi, è proprio lui a rivelare di aver sborsato, per conto di Angelo Balducci, quasi 20mila euro per 3 soggiorni dell'attuale sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Ma perché l'avrebbe fatto? Carlo Malinconico esclude categoricamente di aver fatto favori a qualcuno: "Non ho mai fatto favori di nessuna natura ai personaggi coinvolti nelle vicende richiamate né a chiunque altro" ha affermato il sottosegretario, che, in una nota all'Ansa, parla di "ricostruzioni parziali, forzate e inesatte".

Malinconico, fino al maggio del 2008 segretario generale della Presidenza del Consiglio, spiega di aver conosciuto Balducci quando questi era  "presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici, ben noto, stimato e considerato in tutti gli ambienti istituzionali", aggiungendo che "solo diversi anni dopo, nell'ambito di una vasta indagine, è emerso un intreccio insospettabile di rapporti che lo coinvolgerebbe. Ma nel 2007-2008 tutto ciò era inimmaginabile". E Piscicelli? Gli fu presentato nell'estate del 2007  da Balducci che lo invitò a vedere alcuni rustici ristrutturati da Piscicelli. Il punto fondamentale della vicenda, però, riguarda i soggiorni del sottosegretario. A tal proposito Malinconico ricorda di essere stato all'Hotel Pellicano nell'agosto del 2007 (prima volta) e nel maggio del 2008. E spiega:

In quella circostanza chiesi a Balducci la cortesia di effettuare la prenotazione che in quel momento mi risultava difficoltosa. Lui lo fece al Pellicano. Ricordo di averlo ringraziato. Si sa che pagai una parte dei soggiorni. Mi fu detto dall'albergo che per i precedenti era stato provveduto senza specificare da chi. Pensai fosse stato Balducci e insistetti per non gravare su di lui. Non ci fu modo di riuscirvi, sicché irritato cancellai le permanenze successive e non tornai più all'albergo.

Il sottosegretario ammette di aver appreso dalla stampa che Piscicelli abbia pagato il conto di sua iniziativa. Le ragioni di tali gesto, però, gli risultano sconosciute. Malinconico spiega poi di aver fatto un bonifico all'albergo, sottolineando che ogni altro pagamento va considerato "privo di effetti".

L'intercettazione Pisciscelli- Sciò

Sulla vicenda è uscita fuori anche un'intercettazione tra Piscicelli e l'albergatore Sciò, pubblicata oggi da Repubblica.it. Nella telefonata i due si danno da fare per organizzare il soggiorno di Malinconico;  Piscicelli ricorda poi all'albergatore che il conto il professore non deve pagarlo.

Sciò: Ti ho chiamato per dirti che non abbiamo trovato nulla di meglio di quella camera che ha capito…

Piscicelli: Io ti ho mandato, perché questa volta mi sono organizzato, un fax al Pellicano con tutto il programma del professore fino a fine agosto così ci organizziamo bene, a parte questi 4 giorni qua […]

S: Ma ascolta… Il professore te lo sei adottato?

P: Eh… Che vuoi fare? Ti ho mandato tutto il programma in modo che le prossime volte gli possiamo dare quella camera bella…

[…]

P: Senti Roberto… L'ultima cortesia, gli dici al capo del ricevimento che naturalmente poi lo faccio io, passo io.

S: Sì, sì, sì, sì , sì…

P: Non è che si distraggono e casomai gli fanno il conto?

S: No,no, no.  Adesso glielo dico subito. No, ma io già gliel'ho detto, adesso che scendo glielo ridico […] Questo non mi ricordo quando parte. Domenica o lunedì, quando parte?

P: Parte lunedì mattina.

S: Non ti preoccupare.

[…]

S: Mi auguro che sia veramente foriero tutto questo tuo…

P: E che vuoi fare. Questa è una cosa continua Robbè.

S: E' continua?

[…]

P: Fa parte dei giochi di qualsiasi colore essi siano.

L'Incontro con Monti

Mentre scriviamo, a Palazzo Chigi è in corso un incontro tra Carlo Malinconico e il Presidente del Consiglio Mario Monti. Secondo fonti di Palazzo Chigi il faccia a faccia tra i due potrebbe portare alle dimissioni del sottosegretario, una circostanza che si augurano anche gli internauti. Su Twitter gettonatissimi gli hastag #asuainsaputa e #malinconico.

Le dimissioni di Malinconico

A seguito dell'incontro col premier Mario Monti, Carlo Malinconico ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica di sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Malinconico, come riporta l'Ansa, ha deciso di lasciare l'incarico "per poter meglio difendere la propria immagine e onorabilità in tutte le sedi, nonché per salvaguardare la credibilità e l'efficacia dell'azione del Governo". Monti, nell'accettare le dimissioni, ha lodato il senso di responsabilità di Malinconico.

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