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Carla è malata di Sla, le tolgono l’assegno per le cure. Facebook si mobilita per lei

La 52enne di Taranto è tracheotomizzata e non parla da tre anni: dalla scorsa estate in base ad un bando della Regione Puglia ha preso il diritto ai soldi per curarsi. La sua battaglia ora è portata avanti grazie ad una campagna sui social network.
A cura di Biagio Chiariello
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Carla Bocola è una donna 52 anni, è nata a San Severo in provincia di Foggia ma vive a Taranto. Da sette anni lotta contro la Sla: è tenuta in vita dai macchinari che le permettono di nutrirsi, è tracheotomizzata e non parla ormai da tempo. Ha un marito e due figli che le stanno vicini in ogni momento della giornata, ma non basta. Ha bisogno di assistenza continua, di personale qualificato al suo fianco, e invece da quest'estate ha perso anche l'assegno per le cure (circa mille euro al mese), in base ad un nuovo bando che prevedeva l'assegnazione di un punteggio basato sulla gravità della patologia e l'Isee.“ Questo perché la Regione Puglia, dove Carla vive, ha deciso che nell'Isee è compreso anche l'assegno di accompagnamento. Così la donna ha perso il diritto a quel denaro che le permetteva le cure e la retribuzione di chi le prestava assistenza. La 52enne è già stata costretta a licenziare una delle due persone che la accudivano: prima della malattia lavorava in un call center. Un monitoraggio adeguato alla gravità della sua malattia costerebbe 5mila euro al mese. Denaro che, ovviamente, non c’è.

Grazie a un apparecchio ottico che le permette di scrivere e comunicare via Facebook, Carla ha denunciato quanto accaduto ed è partita una campagna di solidarietà sui social. #iostoconcarla o #noisiamocarla sono gli hashtag che supportano questa battaglia e qualcosa si sta muovendo. "Il presidente Michele Emiliano – ha raccontato a Nicola Cendron su TrevisoToday – si è deciso a inficiare questo bando e rifarlo con nuovi criteri, ma il problema è che non si sa quando avremo questi soldi". "Attualmente sono tracheotomizzata con peg -racconta- muovo solo gli occhi e non parlo da tre anni", racconta Carla. "Faccio parte di un gruppo fantastico di sanseveresi che vivono fuorisede –spiega al quotidiano online- io sono di San Severo ma vivo a Taranto da 27 anni. Loro hanno messo in moto una rete di solidarietà. Hanno riempito pagine di Facebook con foto con cui fanno appelli alle istituzioni a non abbandonarmi, stiamo parlando di centinaia di foto".

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