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“Cari medici e infermieri che curate mia figlia malata di cancro, questa lettera è per voi”

La commovente lettera di Shelby Skiles, una mamma di 28 anni di Dallas, indirizzata al personale dell’ospedale pediatrico della città americana del Texas. Sua figlia Sophie lotta dallo scorso maggio contro un linfoma, la donna ha voluto ringraziare tutti loro, “vi ho visto. Cercate così disperatamente di passare inosservati”.
A cura di Biagio Chiariello
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Shelby Skiles non è riuscita a dormire una solo notte negli ultimi mesi. La sua figlia di 2 anni, Sophie, è ricoverata al Children's Medical Center di Dallas; alla piccola è stata diagnosticata una forma aggressiva di linfoma a cellule T, la forma più diffusa di linfoma cutaneo. La donna, 28enne, ha stimato che lei e suo marito, Jonathan, da maggio, hanno incontrato almeno 200 infermieri durante il periodo di cure a cui è stata sottoposto Sophie. La bimba è in attesa di un trapianto di cellule staminali, dopo aver subito 15 cicli di chemioterapia che l’hanno aiutata a fermare il progredire del cancro. Un supporto umano e professionale indispensabile per la vita della piccola, e proprio per questo la donna di Dallas ha voluto scrivere una lettera di ringraziamento al personale ospedaliero, un messaggio postato su Facebook che è diventato virale in poche ore.

"Cari infermieri pediatrici, vi ho visto. Cercate così disperatamente di passare inosservati" ha scritto Shelby su Facebook, in un post che ha ottenuto 50 mila apprezzamenti. "Ho visto le vostre teste abbassarsi un po' dal dispiacere quando mia figlia vi vede e piange. Provate in molti modi a sconfiggere le sue paure. Vi ho visto esitare a metterle o toglierle dei bendaggi. Dite ‘mi dispiace' molte più volte al giorno di quanto la gente vi dica ‘grazie"‘. Negli ultimi 5 mesi Shelby e suo marito hanno portato più volte la loro bimba nella struttura e Sophie è stata presa in cura da medici e infermieri di vari reparti: oltre a quelli del pronto soccorso, anche quelli di radiologia, oncologia e l'intera equipe di pediatria. "Vi ho visto trasportare con le vostre braccia le medicine e consegnarle nelle stanze dei vari bimbi, mente il vostro telefono squillava in tasca perché eravate richiesti altrove" scrive la mamma sul proprio profilo FB. "Vi ho visto indossare i guanti e le mascherine e cercare di non fare troppo rumore durante la notte. […] Vi ho visto accarezzare la testolina calva di Sophie e rimboccarle le coperte. Vi ho visto abbracciare le mamme che piangevano quando veniva data loro una cattiva notizia".

Nel suo post continua: "Voi mettete da parte la vostra vita durante le 12 ore che spendete per prendervi cura di ogni bambino malato o addirittura morente. Entrate in ogni stanza col sorriso, non importa cosa stia accadendo lì dentro. […] Le mamme come me non si sentirebbero così sana di mente o ascoltate senza di noi. Voi salvate i nostri bambini e noi non potremmo fare nulla senza di voi". Il messaggio postato il 3 ottobre sulla pagina Sophie The Brave (Sophie La Coraggiosa) è stato condiviso quasi 26mila volte (nel momento in cui scriviamo).

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