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“Carceri sovraffollate e condizioni di vita dei detenuti inaccettabili”

Carceri strapiene e condizioni di vita inaccettabili per i detenuti: è l’allarme lanciato all’inaugurazione dell’anno giudiziario dal Presidente della Corte d’Appello di Milano.
A cura di Redazione
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"La capienza delle strutture carcerarie è di 4.737 detenuti, mentre al 31 dicembre ne è stata registrata la presenza di 7.279; il carcere di San Vittore ad esempio ha una capacità di 712 presenze e può tollerarne fino a 1.127, ma al 31 dicembre le presenze erano 1,616". Parte da queste considerazioni la relazione del presidente della Corte d'Appello di Milano Giovanni Canzio all'inaugurazione dell'anno giudiziario. Un intervento centrato sulla situazione delle carceri italiane, problema che già nelle scorse settimane era stato al centro del dibattito e che sta assumendo sempre più i contorni di una vera emergenza.

Del resto, l'appello di Canzio non resta isolato, ma risulta condiviso dalla totalità delle alte sfere della magistratura, con considerazioni che rimandano alla condizione di vita dei detenuti. Una situazione inaccettabile, rilevata anche dalla Corte Europea, con indici di "sovraffollamento" che raggiungono picchi del 200%, mentre resta altissima anche la media nazionale (155%). In questo contesto sembrano non esserci differenze tra le varie zone del Paese, con la significativa eccezione dell'Emilia Romagna e con stime che non lasciano intravedere miglioramenti nel breve periodo. Una vera priorità per il nuovo governo, dunque, anche se il tema per ora non sembra essere stato sviluppato nella campagna elettorale per le politiche 2013, se non in maniera parzialissima e salvo rare eccezioni.

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