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Carcere di Sollicciano: il sesso è vietato ma una detenuta resta incinta

A denunciarlo la Uil-PA Polizia Penitenziaria della Toscana: a restare incinta una detenuta del penitenziario che in teoria non potrebbe avere alcun contatto con gli uomini.
A cura di Davide Falcioni
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E' un bell'enigma quello che si trovano di fronte i dirigenti del penitenziario di Sollicciano, a Firenze, che devono capire come sia stato possibile per una detenuta rimanere incinta. In una nota il segretario generale regionale della Uil-PA Polizia Penitenziaria della Toscana Eleuterio Grieco ha infatti spiegato: "Di solito apprendere di essere in uno stato di gravidanza nella maggior parte dei casi è comunemente un evento di gioia, ma quando ciò sembrerebbe essere avvenuto in un istituto penitenziario, quello di Sollicciano, e che la protagonista sia una detenuta da mesi ivi ristretta, la questione pone molti interrogativi essendo vietata la pratica del sesso in carcere".

Come è stato possibile per la donna restare incinta? "Nel carcere di Sollicciano – si legge nella nota – ormai nulla più sconcerta essendo ormai alla deriva più totale su tutti i fronti. Ovviamente tutto accade con l'indifferenza dei vertici regionali e nazionali dell'amministrazione penitenziaria posti da mesi a conoscenza di ciò che succede nel penitenziario". Grieco chiosa: "‘Il caso di Firenze Sollicciano e della sua gestione è significativo, dove a pagare il dazio, da mesi, sono solo e sempre gli agenti di polizia penitenziaria sia in termini di sanzioni disciplinari che di giudizio annuale oltre a vedersi comprimere giornalmente i propri diritti". Conclude il sindacalista: "Se l'amministrazione penitenziaria non interviene con coraggio e immediatezza altre notizie negative giungeranno al cospetto".

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