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Caos in Libia, Onu annuncia: “Raggiunto l’accordo per il cessate il fuoco a Tripoli”

Grazie alla mediazione delle Nazioni Unite, in queste ore è stato raggiunto l’accordo per il “cessate il fuoco” tra le milizie libiche che da giorni si stanno scontrando nei dintorni della capitale Tripoli. Secondo un ultimo bilancio ufficiale diffuso nella serata di ieri, i combattimenti avrebbero provocato almeno 50 morti e 138 feriti.
A cura di Charlotte Matteini
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Raggiunto l'accordo per il "cessate il fuoco" tra le milizie libiche che da giorni si stanno scontrando nei dintorni della capitale Tripoli. Sotto la mediazione dell'Onu, le parti avrebbero raggiunto un accordo per la cessazione delle ostilità costituito da sette diversi punti. "Tutte le parti firmatarie si impegnano a trovare una soluzione politica, alla cessazione delle ostilità e alla creazione di un meccanismo che controlli il cessate il fuoco", si afferma nel testo di accordo in sette punti rilanciato dall'account Twitter del sito libico Al Ahrar.

La notizia del raggiungimento dell'accordo per il "cessate il fuoco" è stata diffusa direttamente dall'Organizzazione delle Nazioni Unite attraverso Twitter. "Se tutte le parti daranno prova di un vero e totale rispetto del cessate il fuoco, le Nazioni unite terranno un'altra riunione per esaminare i preparativi di sicurezza della capitale": si legge nel testo dell'accordo rilanciato dai siti Al-Ahrar e Alwasat. L'incontro di mediazione si è svolto a Zawiya. In serata, il governo italiano ha annunciato una conferenza sulla Libia da realizzarsi in Italia a novembre, con l'accordo della Francia

Secondo un ultimo bilancio ufficiale diffuso nella serata di ieri, i combattimenti a Tripoli avrebbero provocato almeno 50 morti e 138 feriti. L'accordo, dunque, arriva dopo giornate drammatiche caratterizzate da violenti scontri nei quartieri periferici di Tripoli. Nella giornata di oggi, sono stati uditi colpi di mortaio sulla strada per l'aeroporto, vicino all'insediamento militare di Hamza, a sud della capitale, e a Wadi Alrabie a sud est. Sono stati segnalati scontri anche nella zona di Al Hadba. L'intensificarsi dei violenti scontri ha portato a fuggire dalla zona oltre 500 migrannti detenuti in un campo nei pressi dell'aeroporto di Tripoli.

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