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Cannabis libera, si muovono anche i 5 Stelle: “Cancellare la legge Fini-Giovanardi”

Il deputato del Movimento Vito Ferraresi: “”La legge Fini-Giovanardi è un provvedimento intollerabile che ha creato solo un’assurda repressione nei confronti di chi fa uso di droghe leggere, ha contribuito all’emergenza carceraria e ha distolto le Forze dell’Ordine da impegni più importanti”.
A cura di D. F.
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Il dibattito sulla legalizzazione della cannabis torna prepotentemente d'attualità. Una settimana dopo la proposta di depenalizzazione della legge Fini Giovanardi – avanzata dal senatore del Partito Democratico Luigi Manconi e sostenuta a stretto giro anche da Nichi Vendola e il resto della sinistra radicale – si muove il Movimento 5 Stelle. E' Beppe Grillo a rilanciare sul suo blog una proposta del deputato Vito Ferraresi: "La legge Fini-Giovanardi è un provvedimento intollerabile che ha creato solo un'assurda repressione nei confronti di chi fa uso di droghe leggere, ha contribuito all'emergenza carceraria e ha distolto le Forze dell'Ordine da impegni più importanti. Oggi il MoVimento 5 Stelle presenta una proposta che rappresenta il primo passo verso la modifica di questa legge".

Ma vediamo i punti cardine della legge: "1) Spostamento in Tabella II della "Cannabis Indica" tra le sostanze a blando effetto stupefacente, differenziandola quindi dalle droghe pesanti presenti in Tabella I. Si dimezzano in modo deciso le sanzioni penali per le sostanze previste in Tabella II; 2) Rendiamo non punibile la coltivazione di max 4 piante di Cannabis Indica in un luogo indicato nel provvedimento autorizzativo vincolato al pagamento di una tassa di concessione governativa. Viene consentita la detenzione fuori da questo luogo, e la cessione a titolo gratuito di una quantità di max 5 g di sostanza per uso personale. Resta fermo il vincolo della maggiore età; 3) Eliminiamo l'arresto obbligatorio per le sostanze in Tabella II (inclusa la cannabis indica), per evitare che per modiche quantità si venga condotti in carcere. Inoltre si eliminano gli illeciti amministrativi per le sostanze della stessa tabella in modo da evitare intasamenti burocratici e gravi impedimenti, come la sospensione della patente di guida o sospensione del passaporto".

Intanto è proprio di oggi la notizia che il Consiglio Comunale di Torino ha approvato due ordini del giorno presentati da Sel e Radicali: si chiede alla Regione Piemonte di omologarsi ad altre regioni italiane – sono Veneto, Toscana e Liguria – per utilizzare la marijuana a fini terapeutici. Al Parlamento, invece, si chiede di abrogare la legge Fini-Giovanardi e di legiferare a favore dell'utilizzo sia terapeutico che ricreativo della cannabis.

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